Sarà il regista Giuseppe Bertolucci a inaugurare, il 3 maggio, a Trieste "Alida Valli: una, nessuna, centomila", prima retrospettiva mondiale dedicata all'attrice, nata a Pola, in Istria, arrivata a Hollywood e poi ritornata in Italia, scomparsa l'anno scorso.
La manifestazione – che si articolerà tra Trieste, Firenze, Pola, Roma e farà tappa presso alcuni Istituti italiani di cultura, in Europa e negli Stati Uniti – è stata curata dalla scrittrice e giornalista Annamaria Mori, in collaborazione con Alpe Adria Cinema di Trieste e Laboratorio Immagine Donna di Firenze.
Dal 3 all'8 maggio, al Cinema Ariston del capoluogo giuliano, saranno presentate 15 pellicole: da Mille lire al mese (1939) a Piccolo mondo antico (1941) e Eugenia Grandet (1946) di Mario Soldati, ai successi internazionali come Il caso Paradine (1947) di Alfred Hitchcock, Il terzo uomo (1949) di Carol Reed, I miracoli non si ripetono (1951) di Yves Allegret, fino al capolavoro Senso (1954) di Luchino Visconti. La rassegna proporrà alcuni film che hanno richiesto un delicato lavoro di rigenerazione e ristampa per poter essere proiettati (con il contributo dell'Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e di Telecom – Progetto Italia). A Trieste saranno quindi presentate le nuove copie di La vita ricomincia di Mario Mattoli (1945), Noi vivi-Addio Kira (1942) di Goffredo Alessandrini e Il grido di Michelangelo Antonioni, un film del 1957 nel quale Alida Valli recita nel ruolo della protagonista accanto a Steve Cochran. Il film viene quattro anni prima della grande interpretazione in Une aussi longue absence-L'inverno ti farà tornare di Henri Colpi (1961), Palma d'oro a Cannes.
Inoltre di Giuseppe Bertolucci, la rassegna triestina presenterà Segreti segreti, del 1984, mentre La strategia del ragno è il film firmato nel 1972 dal fratello Bernardo.