I due cartelli stradali all’entrata e all’uscita della Grande viabilità a Padriciano saranno bilingui. Lo ha annunciato il sindaco Dipiazza ieri durante un incontro in Prefettura, mettendo così al sicuro l’inaugurazione della mega opera stradale, il 19 ottobre, dalle minacciate manifestazioni di protesta della minoranza slovena e dell’opposizione di centrosinistra.
L’incontro ha posto la parola fine a una querelle che durava ormai da tempo e che aveva messo la comunità slovena sul piede di guerra, pronta a guastare la festa al sindaco se lui non avesse deciso di impegnarsi per il ripristino della segnaletica stradale bilingue a Padriciano. Nel 2001, anno di avvio dei lavori dei nuovi tratti dalla Gvt, infatti, il cantiere aveva reso necessaria la rimozione dei cartelli, compresi quelli bilingui, che in quei punti, dunque, già esistevano. Roberto Dipiazza aveva già dichiarato di avere «l’intenzione di applicare sino in fondo la legge 38 di tutela della minoranze», ma fino a ieri non era ancora arrivato il via libera definitivo. Adesso la musica è cambiata: i cartelli saranno sistemati in tempo per l’inaugurazione.
A far dialogare le parti in causa è stato il prefetto Giovanni Balsamo, che ha commentato: «L’esito dell’incontro è stato molto positivo. Questa città e i suoi amministratori stanno mostrando la volontà e la capacità di lavorare per la crescita economia e lo sviluppo geopolitico di Trieste, evitando che gli scogli del passato blocchino il processo di crescita». Soddisfazione da parte della minoranza slovena e dei suoi rappresentanti in Consiglio comunale, alcuni dei quali presenti all’incontro. Tra questi il consigliere di lingua slovena del Pd Stefano Ukmar, che ha commentato: «Siamo arrivati all’unica soluzione possibile. Ora che il sindaco Dipiazza ha dato la sua parola ci impegneremo a impedire qualsiasi manifestazione di protesta da parte della comunità slovena il giorno dell’inaugurazione della Grande viabilità». «Con gesti di questo tipo – ha aggiunto il segretario provinciale Pd Roberto Cosolini – si evita l’acuirsi di tensioni scoppiate per un diritto leso. La città ha imboccato la via della condivisione, della convivenza, e gesti simbolici di questo tipo servono alla causa».
«L’incontro ha avuto un esito molto positivo – ha commentato il sindaco di Sgonico Mirko Sardoc -. Si è capita l’importanza di condividere un percorso fatto anche di azioni pratiche». Ma Sardoc ha anche annunciato che la «lotta» dei Comuni minori per per i cartelli bilingui sulla Grande viabilità non finisce qui. «Ieri i sindaci dei cinque Comuni minori – ha spiegato Sardoc -. hanno firmato un’ordinanza comune da inviare all’Anas affinché venga rispettata la legge: nei tratti della Grande viabilità che attraversano Comuni in cui ci sono minoranze di lingua slovena, i cartelli stradali devono essere scritti sia in italiano che in sloveno». Sulla vicenda è arrivato anche il commento del consigliere comunale della Lista Dipiazza Gianfranco Trebbi, che ha detto: «Il sindaco Dipiaza ha dimostrato non solo una grande apertura nei confronti della minoranza slovena, ma anche la convinta volontà di buttarsi alle spalle tutto ciò che per decenni ci ha diviso».
(e.c.)