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Monsignor Cosulich, parroco esule (Il Piccolo 20 nov)

Una delle colonne portanti della diocesi di Trieste è monsignor Mario Cosulich, cappellano del Porto, presente in città da quasi sessant'anni. Nato a Lussinpiccolo nel 1920, a dieci anni entra nel seminario di Zara dove frequenta il ginnasio e il liceo, prima di trasferirsi a Gorizia e concludere la sua formazione teologica a Roma. Ordinato sacerdote a Lussinpiccolo il 7 marzo 1943, inizia a collaborare come cooperatore parrocchiale nella sua città natale. Successivamente insegna teologia ai giovani seminaristi di Villa Grande di Lussingrande, perché trasferiti in questo luogo in seguito al bombardamento del seminario di Zara.

Nel giugno del 1949, per conservare la cittadinanza italiana don Mario opta per stabilirsi a Trieste. Accolto calorosamente dal vescovo Santin, gli viene affidata la parrocchia di San Lorenzo a Servola, un incarico che durerà solo tre mesi perché in seguito il religioso si occuperà per qualche tempo della comunità di S. Antonio Taumaturgo.

Nel giugno del 1951, con decreto del vescovo, don Cosulich diventa amministratore parrocchiale di S. Giacomo Apostolo, mentre la nomina a parroco arriverà soltanto tre anni più tardi. Un ruolo che ricoprirà fino al 30 ottobre del 1981.

In questo periodo, accanto all'impegno pastorale don Mario affianca anche l'attività di insegnante di religione, dapprima per un breve periodo alla scuola elementare di via Giotto e successivamente, per ben ventotto anni consecutivi, al liceo scientifico Oberdan. Il 2 febbraio 1965 viene insignito del titolo di monsignore. Dal 1° ottobre 1982 diventa Canonico della Cattedrale di S. Giusto e poco dopo Protonotario Apostolico. Intensa la vita di monsignor Cosulich che nel corso degli anni non ne ha rallentato il ritmo: infatti ancor oggi continua a leggere e a studiare i testi sacri, ma cerca di mantenersi sempre aggiornato sui brevi pontifici e svolge varie opere pastorali.

Dal 1982 don Mario è cappellano del Porto, subentrato allo scomparso monsignor Alfredo Bottizer, primo responsabile di questa cappellania istituita dal vescovo Santin. È coadiuvato da don Roberto Gherbaz.

(a.d.m.)

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