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La casa di vacanza a Rovigno (Il Piccolo 21 dic)

LETTERE

Nella città dove vive la stragrande maggioranza degli esuli istriani, fiumani e dalmati, i quali sono stati cacciati dalle loro terre avite e depredati di ogni avere (e nemmeno risarciti…), capita di leggere sul Piccolo l’intervista del presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan, le cui parole non manifestano troppa sensibilità.

Caro presidente Galan, sono molto lieta che lei possa trascorrere le sue vacanze nella meravigliosa Rovinj nell’appartamento fronte mare in un bel palazzetto veneto.

Mi compiaccio con lei, presidente di una Regione italiana e profumatamente pagato dall’Italia, abbia potuto costituire una società in Croazia, con l’ausilio di due professionisti che io definire più «furbetti» che abili.

Sarei molto curiosa di sapere se lei ha stipulato un regolare contratto di compravendita con il legittimo proprietario dell’appartamento. Oppure si trattava di un bene nazionalizzato dai croati?

Un mio caro vecchio amico di Pirano non più tra noi proprietario di una meravigliosa dimora vicino alle storiche mura fu da essa cacciato nel 1954 dall’allora potere popolare; egli diceva che la casa era sempre sua perché non aveva mai firmato nessun contratto di vendita.

Si goda pure le sue belle vacanze croate e pensi qualche volta a tutti noi esuli che oltre a perdere le nostre radici e la nostra cultura, siamo rimasti beffati visto che i prezzi delle case in Istria o nelle isole del Quarnero sono comparabili a quelli delle case di Cortina o della Costa Smeralda!

Meditate gente, meditate!

Gigliola Salvagno Vecchione

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