Sarà completato entro l’anno e inaugurato a metà gennaio il palazzo di via Torino, destinato a diventare la sede del Civico museo della civiltà istriana, fiumana e dalmata. Ci sono voluti tre anni e una spesa di cinque milioni di euro per rimettere a nuovo il vecchio palazzo, costruito a fine Ottocento, che fu sede dell’Ufficio igiene e profilassi del Comune. «La città avrà a disposizione una struttura moderna, definita in base alle più moderne tecnologie – ha spiegato il progettista, l’architetto Giorgio Berni – all’interno della quale abbiamo conservato le strutture più significative». Il palazzo, di proprietà del Comune, sarà gestito dall’assessorato alla cultura guidato da Massimo Greco, in collaborazione con l'Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata di Trieste (Irci). Silvio Delbello, direttore dell’Istituto, ha ringraziato «quanti hanno contribuito al finanziamento dell’opera, a cominciare dalla Regione, per proseguire col ministero dei Beni culturali, la Fondazione CRTrieste, l’Unione italiana di Fiume, la Comunità istriana di Roma e la Federazione degli esuli».
L’edificio, strutturato su quattro piani che ospiteranno il museo e una soffitta, dispone di 4.500 metri cubi e di una superficie calpestabile di 700 metri quadrati per piano, soffitta esclusa. Bandelli ha annunciato che «dopo l’inaugurazione, cominceranno i lavori di rifacimento delle facciate esterne e di ripavimentazione di via Torino».
(u.s.)