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Riconciliazione: Lacota tira fuori le unghie (Agi 05 gen)

(AGI) – Trieste, 5 gen. – Si fa piu' aspra la questione degli esuli a Trieste in vista della prossima visita del ministro degli Esteri Franco Frattini a Zagabria, programmata per il 12 gennaio prossimo. Frattini ha accennato della questione in una intervista rilasciata oggi al quotidiano locale 'Il Piccolo' e alla quale risponde subito il presidente dell'Unione Istriani di Trieste nonche' segretario generale dell'Uese Massimiliano Lacota. "Con scontata delusione – si legge in una nota – l'Unione degli Istriani prende atto delle generiche assicurazioni del Ministro degli Esteri Franco Frattini, pubblicate oggi dal quotidiano Il Piccolo, segno questo che si starebbe preparando l'ennesimo compromesso al ribasso". Secondo Lacota "si sta architettando un piano estorcendo al popolo istriano l'adesione ad una farsesca riconciliazione in cui le colpe del fascismo verrebbero sanate con il sacrificio del popolo istriano, e questo piano lo rispediamo fin d'ora sdegnati ai mittenti". "Per qualsiasi persona civile e ragionevole – precisa – una riconciliazione, o riparazione morale che dir si voglia, credibile fondata sul riconoscimento delle rispettive colpe che non comporti conseguentemente una immediata riparazione nella massima misura possibile, delle ingiustizie subite, costituisce un insulto al quale gli istriani risponderanno in tutte le forme". Anche nel merito degli Accordi di Roma del 1983 e dei pagamenti interrotti della Jugoslavia delle rate pattutite e previste, il presidente Lacota fa chiarezza precisando che "in proposito debbo ribadire che tutte le associazioni degli esuli, e quindi anche la Federazione nell'incontro con la Farnesina del 12 ottobre 2005 hanno chiesto, quale premessa irrinunciabile per qualsiasi trattativa seria con Slovenia e Craozia, la denuncia dell'Accordo di Roma: tale istanza, costituisce uno dei principali punti della Federazione". Sulla visita di Frattini a Zagabria Lacota conferma che "anche in questa occasione l'Unione degli Istriani nega qualunque titolo al Governo italiano, la facolta' e l'autorita', di rappresentare i diritti esistenziali degli istriani senza preventivo interpello e consenso all'Ui. Qualunque accordo sottoscritto in nostro danno – conclude – verra' denunciato in ogni sede internazionale".

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