TRIESTE\ aise\ – Tra i prossimi appuntamenti scritti nell’agenda del presidente francese neogollista, Nicolas Sarkozy, c’è anche quello con la nuova Unione Europea degli Esuli e degli Espulsi (UESE), nata poco più di un mese fa per volontà dell’Unione degli Istriani e del suo presidente Massimiliano Lacota.
Proprio Lacota, congratulandosi nei giorni scorsi con il nuovo inquilino dell’Eliseo per la sua schiacciante vittoria, gli ha confermato il "pieno apprezzamento degli esuli istriani per le prospettive di sviluppo e di ricostruzione della nuova Europa, che necessariamente devono affrontare i problemi che investono i popoli oppressi ed esiliati, i cui diritti sono ancora negati".
L’Unione degli istriani conserva un cospicuo carteggio con Nicolas Sarkozy, risalente a ben prima della sua ascesa in campagna elettorale, come spiega il presidente Lacota. "L’attenzione del presidente francese Sarkozy verso le problematiche degli esuli e degli espulsi in Europa non è certamente una novità – precisa – e l’interesse personale deriva anche dalle origini magiare e dalmate della sua famiglia, nella quale questi problemi erano e sono sentiti in modo naturale". "Nel messaggio di congratulazioni – ha spiegato – ho chiesto a Sarkozy di programmare entro breve tempo un incontro formale con l’Unione Europea degli esuli e degli Espulsi che rappresento per mettere a punto un percorso efficace che porti alla costituzione, all’interno della Commissione Europea di una Assemblea permanente che affronti con noi e con i Governi dei paesi europei interessati le questioni e le problematiche che ci riguardano".
La risposta, che non si è fatta attendere, è stata una conferma della "necessità di affrontare questo urgente problema europeo", così la nota di Parigi, "in tutta la sua interezza e allo scopo di trovare soluzioni condivise ma definitive".
L’Unione degli Istriani precisa che all’incontro, la cui data sarà resa nota qualche giorno prima, oltre al presidente Lacota, parteciperanno in delegazione i rappresentanti delle più grandi organizzazioni europee degli esuli che lo accompagneranno per sostenere compattamente il pacchetto di proposte che l’UESE ha già confezionato. (aise)