(ANSA) – TRIESTE, 9 GEN – "Le dichiarazioni del Presidente sloveno dimostrano quanto sia giusto chiamare ancora quegli Stati 'Paesi della ex-Jugoslavia'": lo rileva, in una nota diffusa a Trieste, il presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd), Lucio Toth. Secondo Toth, "é rimasto in una parte delle classi dirigenti un inprinting indelebile, radicato nell'ideologia che ha portato al declino e al collasso la ex-Repubblica federativa jugoslava. A rimuovere i pregiudizi – continua il presidente dell'Anvgd – non bastano evidentemente le ricerche storiografiche condotte proprio in Slovenia negli ultimi anni che hanno documentato gli eccidi e le persecuzioni politiche e religiose alle quali il regime di Tito sottopose la popolazione slovena, nonché le terre giuliane che allora facevano parte dello Stato italiano". A parere di Toth, "tanto ritardo culturale nel cuore dell'Europa obbliga a riflettere sulla maturazione di una comune coscienza civile. Lo conferma anche l'ostilità di Lubiana all'ingresso della Croazia nella Ue. Di questo passo – conclude Toth – si fa la strada dei gamberi". (ANSA).