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Frattini a Zagabria per allargare la UE (Il Piccolo 12 gen)

dall’inviato
ALESSIO RADOSSI

ROMA È ancora gelo nei rapporti fra Croazia e Slovenia alla vigilia della visita del ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, che oggi sarà nella capitale croata per una visita ufficiale nel corso della quale incontrerà il premier Ivo Sanader, l’omologo croato Gordan Jandrokovic e il presidente della Repubblica Stjepan Mesic.

Il nodo resta il veto posto da Lubiana all’ingresso di Zagabria nell’Unione europea, se prima non verrà risolta la questione dei confini nel golfo di Pirano. Il primo ministro sloveno Borut Pahor nei giorni scorsi aveva offerto ai croati un incontro bilaterale per affrontare il problema, ma ieri è giunta la risposta, attraverso il portavoce del ministero degli Esteri di Zagabria, del premier croato Ivo Sanader: la Croazia è pronta a un incontro con la Slovenia ma solo alla presenza di un «soggetto terzo». Non viene specificato di chi si possa trattare, ma è probabile che possa essere un rappresentante dell’Unione europea.

Da Bruxelles fonti diplomatiche fanno sapere che la Commissione non sarebbe contraria a questa ipotesi. Ed è qui che si inserisce la visita di oggi di Frattini, che già nelle scorse settimane aveva prospettato l’offerta di una mediazione italiana fra sloveni e croati, da inoltrare ufficialmente alla Repubblica Ceca, presidente di turno dell’Ue. E da Lubiana si è fatto sapere che la cosa non sarebbe gradita, in quanto Roma, senz’altro uno degli sponsor principale della Croazia nell’Ue, verrebbe vista come «parte in causa». Nel corso della visita odierna di Frattini a Zagabria, l’argomento potrebbe emergere, forse sollecitato dagli stessi croati, i quali potrebbero se non altro chiedere all’Italia di farsi promotrice presso l’Ue affinché anche Lubiana accetti un incontro «trilaterale» Zagabria-Lubiana-Bruxelles.

Del resto, anche il presidente croato Stipe Mesic, nel corso di un’intervista rilasciata al Piccolo, aveva detto che la questione del confine tra Slovenia e Croazia, dev’essere trattata come una questione europea. Ma la volontà, da parte dell’Italia, di riportare il sereno nei rapporti «fra due amici di Roma che litigano», si evince proprio dal programma della visita di Frattini. Il piatto forte sarà infatti un memorandum di cooperazione bilaterale fra Italia e Croazia e un «coordinamento» presieduto dai ministri degli Esteri. Il memorandum di cooperazione bilaterale prevede la creazione di un «Polo di sviluppo dell'Alto Adriatico» nei settori dell'industria, dell'ambiente, dell'energia, delle infrastrutture, dei trasporti, dell' agricoltura, dell' università e della ricerca.

Il memorandum sarà analogo a quello siglato fra Italia e Slovenia nel 2007 e punta a confluire in un dialogo a tre, fra Roma, Zagabria e Lubiana, per la promozione delle politiche coordinate a favore dello sviluppo di quest'area considerata crocevia verso la Nuova Europa Fra i temi di cui si occuperà il «coordinamento» presieduto dai ministri degli Esteri, potranno esserci anche quelli relativi agli esuli e alle minoranze.

Frattini, come detto, oggi incontrerà tutti i vertici dello Stato croato: dal presidente della Repubblica Stjepan Mesic al premier Ivo Sanader, dal ministro degli Esteri Gordan Jadronkovic al presidente del parlamento Luka Bebic. Subito dopo Frattini terrà una «lecture» all’Università di Zagabria sul tema dell’Europa. In serata, il ministro degli Esteri si recherà a Pola, dove avrà un incontro con la comunità italiana. Ma il tema chiave dei colloqui di Zagabria sarà ovviamente il processo di adesione della Croazia all’Unione europea. Zagabria punta a chiudere i negoziati entro il 2009 e l’Italia è certamente uno degli sponsor principali. Si attende, quindi, una formalizzazione dell’adesione fra il 2010 e il 2011. Zagabria che, comunque, è chiamata anche a un impegnativo percorso di riforma del settore della giustizia e delle ristrutturazioni (leggi privatizzazioni) nel comparto della cantieristica navale con lo smantellamento degli aiuti di Stato al settore.

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