LETTERE
Gent.mo sig. Svevo (segnalazione 25 gennaio), lei ha ragione, anche se gli sloveni a Muggia sono pochi, perché non allargare le nostre conoscenze? Se fosse stato questo il proposito del sindaco Nesladek sarebbe bastato un corso di lingua slovena per gli interessati. Penso però che non l’abbia ancora promosso perché teme una scarsa affluenza. Il fatto è che se vado a Capodistria o a Lubiana, nei negozi, i giovani specialmente, si rivolgono a me in italiano oppure in inglese! Con la Slovenia in Europa, e un confine che per fortuna non esiste più, questi cartelli bilingui per Muggia sarebbero anacronistici e non certo una priorità: paletti per segnalare una «riserva indiana» piuttosto che indicazioni turistiche.
Claudio Grizon, consigliere comunale a Muggia