da Il Piccolo del 28 febbraio
ROVIGNO Dopo che per anni ai rappresentanti dell'Unione italiana era stato vergognosamente impedito di prendere la parola alla celebrazione di costituzione del Battaglione partigiano italiano avvenuta a Stanzia Bembo nel 1944, sembra che alla prossima cerimonia verrà rimediato all'ingiustizia. Un tanto risulta dalle conclusioni emerse alla prima riunione della Commissione mista,di cui fanno parte esponenti dell'Unione e dell'Associazione degli ex combattenti antifascisti dell'Istria. Per la precisione vi hanno preso parte Agnese Superina, vice presidente dell'Assemblea dell'Ui, Luciano Giuricino presidente del Cda del Centro di Ricerce Storiche, Mario Jadrejcic ultimo commissario del battaglione in rappresentanza dell'Ui, nonchè Anton Bisic, Adriano Ruipo e Severino Frankovic a nome degli antifascisti. Come concordato, il 4 aprile prossimo a Stanzia Bembo potrà finalmente parlare anche l'on. Furio Radin, presidente dell'Unione italiana.
Negli ultimi anni la parola gli era stata negata dagli antifascisti rovignesi organizzatori della celebrazione «per le note posizioni di Radin sulle foibe secondo le quali in esse finirono per lo più innocenti cittadini di nazionalità italiana». Radin era stato inoltre accusato di non essersi mai distanziato dalle «chiare pretese territoriali enunciate da noti esponenti dell'irredentismo italiano e delle forze revanscistiche di destra come Roberto Menia, Lucio Toth, Silvio Delbello, Renzo Codarin e tanti altri». Come concordato dalla commissione in parola, prima della cerimonia a Stanzia Bembo, una folta delegazione di ex combattenti, autorità ed ospiti si recheranno al cimitero di Rovigno per rendere omaggio all'ossario dei caduti e delle vittime del nazifascismo e alle tombe dei caduti Pino Budicin, Pietro Lorenzetto, Domenico Bulessi, Pietro Bobicchio, Riccardo Daveggia, i fratelli Angelo e Giuseppe Sbisà, Andrea Quarantotto, i fratelli Gino e Silvio Gnot e Giordano Paliaga. Tra gli altri temi affrontati, la commissione si è impegnata a risolvere un problema a lungo presente al Museo civico di Rovigno.
Ci riferiamo al ripristino della Mostra permanente dedicata alla Resistenza dei connazionali dell'area istro-quarnerina. La sezione era stata fondata nel 1954, a 10 anni dalla costituzione del battaglione. Dopo qualche anno però la mostra inspiegabilmente venne smantellata come se qualcuno,avesse voluto cancellare l'italianità dal movimento partigiano. Ora si intende riaprire la sezione e a tale scopo due membri della Commissione sono stati incaricati di indagare su dove siano andati a finire i documenti, cimeli, foto e giornali che l'allora Uiif aveva raccolto tra gli ex combattenti.
(p.r.)