GRISIGNANA La pittoresca località di Piemonte d'Istria nell'alto buiese con soli 37 abitanti (un tempo ne aveva 2.000), diventerà monumento culturale sotto tutela grazie a un progetto di ben 9 milioni di euro stanziati nell' ambito di un partenariato tra settore pubblico e privato,inquadrato nel programma europeo R.E.D.D. H.I.L.L. – Rural and Economic Development of a Disadvantaged Historical Istrian Locality. Come spiega il sindaco italiano Rino Dunis «l'idea è partita cinque anni fa e ora finalmente si stanno muovendo i primi passi concreti. Tutto il borgo diventerà un albergo a 4 stelle con la reception nel castello e le depandance nelle altre costruzioni storiche». Intanto,prima tappa dell'ambizioso progetto, hanno preso il via i lavori per la ristrutturazione dell'edificio scolastico di 330 metri quadrati, che sarà trasformato in palazzo polivalente a due piani, con una galleria turistica dotata di info point, alcune gallerie artistiche, una sala conferenze e una terrazza scoperta. Il restauro dello stabile dovrebbe venir completato entro il prossimo novembre. Il costo dell'intervento è pari a 384.000 euro, stanziati nella misura del 75% dall'Unione europea e il resto dalla Regione Istria.
I partner nell'intero progetto sono il Comune e l'Ente turistico di Grisignana,le regioni italiane Veneto, Abruzzo e Puglia mentre come collaboratori figurano la Comunità degli italiani di Grisignana e l'Agenzia della Democrazia locale di Verteneglio. Il Veneto, per il tramite della legge su recupero del patrimonio culturale della Serenissima in Istria, Fiume e Dalmazia, ha già versato la donazione di 100.000 euro per il restauro di Castello Contarini di cui però non è ancora pronto il progetto esecutivo. Successivamente si passerà al recupero della chiesa per il quale la Regione ha assicurato 68.000 euro. Ovviamente si rende necessario anche un radicale intervento per migliorare le infrastrutture, quantificabile in un milione e mezzo di euro. In base allo studio sul tornaconto economico, l'intero investimento dovrebbe venir recuperato nell'arco di 8 anni. A progetto ultimato Piemonte d'Istria sarà dunque un gioiello architettonico e culturale che offrirà ai visitatori vacanze in un paesaggio incantevole e i prodotti tipici di queste terre: olio d'oliva, vino, tartufi e altri. Particolarmente soddisfatto del rilancio del borgo, il presidente della Regione istriana Ivan Nino Jakovcic. «La nostra politica – afferma – è quella di rinnovare e sviluppare ogni angolo della penisola,soprattutto i villaggi dispersi nei quali deve ritornare la vita. L'architettura originaria deve venir conservata poichè è una calamita che attira visitatori di tutto il mondo». (p.r.)