Nel nuovo spettacolo dell’Associazione GRADO TEATRO la vicenda si svolge nel 1951 in un’osteria di Grado : un uomo, ritornato nella cittadina dopo tanti anni, riconosciuto tra i presenti il suo vecchio maestro chiede informazioni su alcuni suoi coetanei. Attraverso la rievocazione delle loro storie apprendiamo fatti e aspetti di quegli anni dolorosi, venendo poi a sapere che quei giovani sono morti in guerra. Momenti di particolare commozione si alternano a gustosi quadretti in dialetto gradese che coincidono con la lettura di alcune liriche in dialetto di Marchesan.
Un’altra significativa produzione “in proprio” del gruppo gradese, che da anni ha intrapreso con successo la strada del recupero delle tradizioni e della storia della comunità lagunare. Anche questo spettacolo rientra nel progetto a cura del Comitato provinciale di Gorizia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia “I GIOVANI SULLE TRACCE DELLA MEMORIA – Conoscere per ricordare – Storia del confine orientale” che ha il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune e della Prefettura di Gorizia, oltre che della UIL Scuola e dell’Istituto per la Ricerca Accademica Sociale ed Educativa (IRASE).
Il nuovo spettacolo dell ‘ASSOCIAZIONE GRADO TEATRO, un’opera di Giovanni Marchesan Stiata con Giorgio Amodeo, Fulvio Clemente, Ornella Dovier, Stefano Gaddi, Lucia Macor e Tullio Svettini- regia di Giorgio Amodeo e Tullio Svettini, assistente Nausicaa Dell’Ara- Prolusione di Sonia Zuberti -Scene di Fulvio Clemente- costumi di Ornella Dovier- musiche di Ferruccio Tognon e Marta Chiusso, eseguite dalla stessa Marta Chiusso al pianoforte e da Luciano Cicogna al clarinetto.