Le navi da guerra della Serenissima Repubblica di Venezia effettuavano due tappe fisse al rientro dalle missioni nel Mediterraneo. Dapprima a Perasto nella Dalmazia montenegrina veniva affidato alla comunità cittadina lo stendardo della flotta, quindi a Pola venivano scaricati i cannoni ed i grossi calibri che appesantivano il naviglio dei Dogi. Così alleggerite le galee potevano attraversare il Golfo di Venezia per giungere finalmente all’Arsenale senza timore di restare incagliate nei bassifondi della laguna. Al largo di Capo Promontore gli archeologi subacquei hanno identificato il relitto di una nave veneziana comprensivo di cannoni.