Celebrato anche quest’anno il martirio dell’Eroe capodistriano, nel 105esimo anniversario della sua morte avvenuta a Pola per mano austriaca il 10 agosto 1916.
La cerimonia principale si è svolta sulle rive di Trieste, al piazzale dei Marinai davanti alla stazione marittima, dopo la deposizione di fiori al cippo del Parco della Rimembranza sul colle di San Giusto e la Santa Messa nella Chiesa della Beata Vergine del Soccorso. «Sono trascorsi 105 anni da quando Nazario Sauro fu giustiziato, ma il suo mito a Trieste è ancora vivo, intramontabile – ha sottolineato nella sua orazione il presidente del Comitato Onoranze a Nazario Sauro, Fulvio Sluga -. Egli incarna i valori del patriottismo assieme a Cesare Battisti, Damiano Chiesa, Fabio Filzi e a tanti altri connazionali che sacrificarono la loro vita per l’ideale dell’italianità».
Originario di Capodistria, città all’epoca sotto la dominazione austroungarica, Sauro fu insignito della Medaglia d’oro al Valor militare alla memoria. Quando scoppiò la Prima Guerra mondiale si arruolò volontario nella Regia Marina italiana. Non fu un soldato qualunque ma il tradizionale eroe, fino a diventare tenente di vascello ed effettuò più di 60 missioni manifestando un coraggio che talvolta sfociò nell’incoscienza. Il 30 luglio 1916 segnò la sua ultima incursione: sulla rotta verso Fiume, il sommergibile Pullino, su cui era imbarcato come pilota, si incagliò nei pressi del golfo del Quarnero.
Fu fatto prigioniero quasi casualmente dagli austriaci e riconosciuto dal cognato, maresciallo della Guardia di Finanza austriaca. Memorabile fu un confronto con la madre che, per salvarlo, finse di non riconoscerlo. Non bastò: fu processato e giustiziato per alto tradimento a Pola il 10 agosto 1916.
Presenti alla cerimonia l’assessore all’ambiente della Regione Friuli Venezia Giulia, Fabio Scoccimarro, e quelli comunali Michele Lobianco (in rappresentanza del Sindaco Roberto Dipiazza), Carlo Grilli e Angela Brandi oltre ad alcuni consiglieri, il presidente della Lega Nazionale, Paolo Sardos Albertini e Renzo Codarin, presidente nazionale dell’Anvgd.
Alla cerimonia ha inoltre partecipato la canoista olimpica Francesca Genzo, cresciuta nel Circolo Marina Mercantile che porta proprio il nome di Nazario Sauro.
Al termine della cerimonia la banda dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha allietato i presenti nella vicina piazza Cavana con una serie di motivi a tema.