A distanza di sessant'anni le numerose tragedie avvenute prima, durante e dopo la guerra e che hanno così profondamente segnato il nostro territtorio (occupazione fascista dei territori sloveni, reazione titina, esodo dall’Istria e dalla Dalmazia, foibe e nuovi confini) provocano tutt’ora emozioni e conflittualità non sopite.
Oggi, nel terzo millennio, nell'era di grandi integrazioni, è sicuramente arrivato il momento di rimuovere tutte le questioni storiche rimaste irrisolte e di interagire in modo costruttivo nell'interesse di questo territorio, con il massimo rispetto e soprattutto con la reciproca conoscenza. È giunto quindi il momento che la comunità degli esuli e la comunità slovena di Gorizia si guardino negli occhi e comprendano le ingiustizie subite, per realizzare una chiara e sincera pacificazione. Questo dunque vorrebbe essere un gesto di comprensione umana e non l'analisi storica dei fatti per la quale già disponiamo di una vasta produzione storiografica.
Volendo fare un primo passo in questo senso, nell'ambito degli incontri del Goriški lok verrà organizzato un incontro pubblico oggi 25 marzo alle 18 al KB-center di Gorizia di corso Verdi 51, al quale prenderanno parte Rodolfo Ziberna, presidente dell'associazione degli esuli Anvgd di Gorizia, nonchè rappresentante della Lega Nazionale di Gorizia, e Livio Semolic, presidente del Skgz, Unione culturale economica slovena.
(fonte Il Piccolo)