Sabato 11 settembre, nell’omonimo spazio dedicatogli all’inizio del Viale XX settembre a Trieste, è stata posta una corona di alloro in memoria del suo martirio.
Settantacinque anni fa, sulla strada per Crassiza il cappellano Bonifacio veniva atteso all’imbrunire dalle guardie della milizia popolare titina. Il suo corpo non è mai stato ritrovato, ma la sua fede spinge ancora oggi i discendenti dell’Esodo giuliano-dalmata a ritrovarsi nel giorno in cui si ricorda la sua scomparsa.
Così, per ricordare il beato scomodo al regime comunista titino per la sua devozione a Cristo e alla sua gente, sono intervenuti alla breve cerimonia officiata da Don Chersicla Renzo Codarin, Presidente dell’ANVGD, Bruno Marini, Vice-Presidente delle comunità istriane, Francesco Russo, portando i saluti del Consiglio Regionale e il nipote di Don Bonifacio.