Il messaggio dei vicesindaci di Pola e Dignano in quota CNI, Bruno Cergnul e Diriana Delcaro Hrelja, per il censimento iniziato, in Rete, da alcuni giorni. Entrambi sottolineano l’importanza.
Il censimento della popolazione 2021 è in corso dal 13 settembre, per il momento soltanto in versione elettronica nella forma dell’autocertificazione in Rete. Corre in parallelo la campagna che le istituzioni della CNI hanno promosso per incentivare i cittadini di nazionalità italiana a dichiarare la propria identità etnica. Abbiamo raccolto in questa circostanza le dichiarazioni dei vicesindaci di Pola e di Dignano, Bruno Cergnul e Diriana Delcaro Hrelja, entrambe in linea con i suggerimenti dei vertici CNI, dell’Unione Italiana, del deputato italiano al Sabor, della vicepresidente della Regione eccetera.
Un momento storico
Il messaggio di Bruno Cergnul, vicesindaco di Pola in quota CNI: “Vorrei dire ai connazionali che questo è un momento storico perché la dichiarazione di italianità viene fatta direttamente, senza mediazioni e senza il coinvolgimento di Consolati, Comunità degli Italiani ecc. Quindi si tratta di una dichiarazione personale e diretta, e chi avesse dimestichezza col computer ha anche il vantaggio e la comodità di farlo da casa in perfetta autonomia. Ora io dico agli italiani di fare leva anche su quell’ultima briciola di italianità rimasta, anche se repressa o celata, e dichiararla. Perché il nostro essere italiani non è solo una definizione di appartenenza incondizionata al gruppo etnico, ma è anche un’appartenenza di più ampio respiro: alla cultura, alla lingua, alla storia e alle tradizioni italiane. E allora chi sente di portarsi dentro uno qualunque di questi valori, è certo di possedere l’italianità che qui si chiede venga dichiarata. Nel mio ruolo di vicesindaco italiano di Pola, vi assicuro che la Città di Pola coltiva un’atmosfera positiva nei confronti degli italiani della nostra città. Nei primi cento giorni della nuova amministrazione abbiamo dato segnali forti agli italiani che rispettiamo la cultura, le tradizioni, il nostro essere una minoranza autoctona. Stiamo già incentivando la visibilità della toponomastica bilingue e il recupero integrale dello stabilimento balneare di Stoia è stato inserito tra i progetti strategici di quest’amministrazione cittadina. Non è poca cosa, visto che i soldi del bilancio sono quelli che sono”.
Sfruttare quest’occasione
Sulla stessa linea di pensiero la dichiarazione di Diriana Delcaro Hrelja, vicesindaco di Dignano: “Che cosa vorrei dire ai connazionali in occasione del censimento? È semplice: di dichiararsi assolutamente italiani, soprattutto in questo periodo che non è neanche un fatto meramente burocratico o una questione di numero, perché si tratta di definire e confermare la nostra presenza sul territorio, e perché anche questo è uno dei meccanismi che ci permettono di mantenere i nostri diritti ai vari livelli dell’amministrazione pubblica. È importantissimo dichiararsi italiani anche se poi le nostre identità possono essere più di una, e possono sovrapporsi. Certamente siamo anche istriani, e in tanti abbiamo sempre sentito di possedere un forte senso di appartenenza regionale, ma in questo momento bisogna cogliere la palla al balzo e dichiarare la nazionalità in maniera chiara e distinta. In questo modo diciamo chiaramente che cosa siamo stati, che cosa siamo e che cosa continueremo ad essere in futuro e cioè niente più e niente meno che italiani d’Istria”.
Daria Deghenghi – 16/09/2021
Fonte: La Voce del Popolo
Il Piccolo – 31/08/2021