Inizio anni Novanta, l’implosione della Jugoslavia comunista e l’indipendenza delle repubbliche di Slovenia e di Croazia, desiderose di raggiungere quanto prima i parametri comunitari e quindi costrette a riconoscere e tutelare le minoranze nazionali autoctone.
In questa cornice la comunità italiana dell’Adriatico orientale si riorganizzò nelle forme dell’Unione Italiana, ben diversa dall’Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume emanazione del Partito Comunista Jugoslavo e perciò funzionale ai desiderata del regime, e la fine della censura aprì nuovi varchi per la cronaca giornalistica e l’approfondimento dell’attualità.
La testata triestina “Il Piccolo”, già punto di riferimento per la stampa italiana come affaccio sul mondo balcanico, avviò nuove pagine di cronaca dedicate proprio al territorio istriano, fiumano e dalmata ed alla realtà associativa dei nostri connazionali, andando a costituire una preziosa fonte di informazioni anche per tutta la comunità della diaspora adriatica.