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Le associazioni partigiane devono condannare anche i crimini del titoismo

L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia esprime la propria perplessità di fronte al convegno “La storia insieme” organizzato a Gorizia dalle organizzazioni reduciste dei partigiani italiani e sloveni.

Nell’impossibilità di addivenire ad una memoria comune, ma nel riconoscimento delle reciproche sofferenze, i recenti incontri istituzionali tra i Presidenti della Repubblica italiano e sloveno hanno delineato la strada da seguire per intensificare i rapporti di buon vicinato e di condanna dei totalitarismi e degli opposti nazionalismi che hanno sconvolto la convivenza multietnica nell’Alto Adriatico durante il secolo scorso. Esprimeranno i relatori oggi queste condanne o troveranno espedienti retorici per non riconoscere anche le colpe del nazionalcomunismo jugoslavo?

Sarebbe infatti auspicabile che l’associazione slovena, che nel suo simbolo ha la stella rossa, facesse propria la condanna congiunta di nazifascismo e comunismo come espressa dal Parlamento europeo. Visto che la manifestazione si richiama a Nova Gorica – Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025 sarebbe opportuno che questo riconoscimento di responsabilità avvenisse proprio oggi, altrimenti si tratterebbe di una delle tante manifestazioni provocatorie e giustificazioniste che vengono faziosamente organizzate a ridosso del Giorno del Ricordo.

Vogliamo anche sperare che la relazione della commissione storico-culturale italo-slovena venga considerata come un testo importante, al quale ha lavorato anche il Presidente dell’Anvgd Lucio Toth, ma che ha già compiuto 20 anni e l’Anvgd ha già espresso l’augurio che si formino nuovi gruppi di lavoro per aggiornare quel documento. In questi vent’anni, infatti, nuove ricerche storiografiche hanno illuminato lo scenario, Slovenia e Croazia sono entrate nell’Unione Europea, nuove foibe e fosse comuni sono state rinvenute in territorio sloveno e croato e si è dimostrato che, al di là del messaggio di liberazione nazionale e di lotta antifascista, l’operato di Tito ha condotto ad una rivoluzione che ha instaurato una dittatura comunista che si è avviata compiendo stragi e persecuzioni di italiani, sloveni e croati a guerra finita.

Renzo Codarin

Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia

Libero - 03/02/2022
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