LUSSINPICCOLO – L'asilo italiano a Lussinpiccolo è uno dei grandi progetti della Comunità Nazionale Italiana – auspicato in modo particolare, per motivi più che comprensibili, da quella isolana – che dopo decenni di attese sta finalmente prendendo corpo e si sta avviando verso il traguardo. Infatti, dopo una serie di colloqui e di primi passi concreti, intrapresi a livello politico, qualche mese fa, dai vertici dell'Unione Italiana e dal sindaco di Lussinpiccolo, Gari Cappelli, si stanno adottando ora anche le misure e gli iter che porteranno alla realizzazione della struttura prescolastica, probabilmente il prossimo anno. È recente l'approvazione, da parte della Giunta municipale di Lussinpiccolo, della richiesta e della relativa lettera d'intenti, proposta dall'Unione Italiana, finalizzate entrambe all'apertura dell'asilo italiano. Come concordato in precedenza, per il momento si tratterà di una sezione in lingua italiana che opererà nell'ambito dell'asilo pubblico "Cvrčak". In futuro forse ci sarà una struttura autonoma. Va anche detto che, oltre all'accoglimento dei due documenti, l'esecutivo della municipalità isolana presieduto dal sindaco Cappelli, ha stabilito anche l'importo da stanziare nel bilancio cittadino del prossimo anno, al fine di assicurare il regolare funzionamento dell'asilo.
Come già anticipato all'epoca, è stato deciso che quest'ultimo troverà sistemazione al pianoterra di Villla Perla (già Tarabocchia), sede designata della Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo, acquistata con i fondi messi a disposizione dal Governo italiano, e per la quale sono attualmente in corso – superata una serie di complicazioni burocratiche – le procedure di intavolazione della proprietà. Appena quando si avrà il foglio di proprietà, si potrà ottenere il rilascio di tutti quei permessi che consentirannno l'avvio dell'opera di ristrutturazione dell'edificio. Questo è anche il motivo principale per il quale la sezione italiana non potrà iniziare a lavorare prima del 2010 e non, come inizialmente caldeggiato da tutte le parti, entro l'autunno di quest'anno.
Disco verde, dunque, da parte della municipalità di Lussinpiccolo; ora si attende anche il "sì" della Giunta esecutiva dell'Unione Italiana. Ricordermo che a proposito dell'apertura di un asilo italiano nella cittadina isolana si era tenuto, nel febbraio scorso, a Zagabria, un incontro tra il sindaco Gari Cappelli, il presidente dell'Assemblea UI e deputato al parlamento croato della minoranza italiana, Furio Radin, il presidente della Giunta esecutiva dell'UI, Maurizio Tremul, la direttrice amministrativa dell’UI, Orietta Marot, la presidente della CI di Lussinpiccolo, Anna Maria Chalvien – Saganić e Andreino Maljevac, responsabile della Giunta esecutiva del sodalizio italiano. Cappelli aveva dimostrato grande disponibilità nei confronti dell’iniziativa ed era stato concordato che l'UI avrebbe predisposto una lettera d'intenti, cosa fatta all'inizio del mese di marzo. In base al documento, l’UI si assume l’onere di realizzare gli interventi di ristrutturazione della sede del futuro asilo e l'acquisto degli arredi, mentre tutto il resto sarà a carico della municipalità di Lussinpiccolo, che coprirà le spese di funzionamento della sezione italiana. Inoltre, l'UI dovrebbe assicurare anche l'acquisto di un veicolo per il trasporto dei pasti dalla sede centrale del "Cvrčak" a Villa Perla.
Soddisfazione e fiducia
Le parti che si sono occupate della questione non nascondono la propria soddisfazione. In primis la presidente della CI lussignana, Anna Maria Chalvien – Saganić, la quale ci ha dichiarato di essere oggi fiduciosa che, dopo anni di aspettative, il progetto sta finalmente per andare in porto. "Abbiamo buone speranze che l'asilo italiano si realizzerà il prossimo anno, anche se avremmo voluto partire già dall'autunno prossimo. Purtroppo, ciò non sarà possibile, perché prima bisognerà portare a termine il restauro della sede, di Villa Perla e assicurare tutte le condizioni previste dalla legge e dalle norme in vigore per il funzionamento di una struttura prescolare. Siamo grati alla municipalità – ha concluso la presidente – per la comprensione che ha dimostrato nei confronti di questa nostra richiesta e per la prontezza con la quale ha intrapreso i passi necessari alla sua realizzazione. Speriamo di arrivare quanto prima all'inaugurazione dell'asilo".
Note di compiacimento anche nelle parole della direttrice amministrativa dell'Unione Italiana, Orietta Marot, che ha seguito l'iter dell'asilo, dopo la riunione di Zagabria con il sindaco Cappelli, comunicando sia con il consiliere del primo cittadino lussignano sia con la direttrice dell'asilo "Cvrčak", Radmila Bišćan. Alla notizia dell'apporovazione della lettera d'intenti da parte della Giunta cittadina lussignana, Orietta Marot ha detto di potersi considerare "molto soddisfatta, dal momento che è stato intavolato un discorso serio e impegnativo che, in tempi relativamente brevi, porterà a un risultato concreto, l'apertura dell'asilo italiano l'anno prossimo. La Città ha dimostrato in modo fattivo la volontà di avere una struttura prescolare italiana – ha aggiunto Marot – e ha dato prova di grande disponibilità nei nostri confronti. Un'ottima collaborazione è stata avviata con le persone direttamente coinvolte nel progetto, sia con la Comunità degli Italiani, sia con la direzione dell'asilo e la municipalità. Ringrazio in particolare il sindaco per la notevole sensibilità che ha nei nostri confronti".
"È una grande soddisfazione e un motivo di orgoglio poter dare alla Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo quanto desiderava da tempo, tanto più che anch'io in parte mi sento un po' italiano e che per lunghi anni mio padre è stato presidente del sodalizio", ci ha dichiarato, in perfetto italiano, il sindaco Gari Cappelli. "Accogliendo la richiesta dell'Unione Italiana e la lettera di intenti, come concordato all'incontro avuto a Zagabria, abbiamo avvio dato alle procedure per la realizzazione di questo progetto comune della municipalità di Lussinpiccolo e della Comunità Nazionale Italiana, e mi riferisco all'iniziativa portata avanti dall'Unione Italiana, in sintonia con la locale Comunità degli Italiani. L'UI assicurerà la sede, mentre l'amministrazione cittadina si farà carico di tutto ciò che servirà per far funzionare un asilo, in questo caso la sezione italiana. Pensando che la cosa potesse concludersi a settembre, avevamo previsto un finanziamento iniziale di 100mila kune, ma per motivi contingenti il tutto slitta al prossimo anno, per il quale stanzieremo tutto l'importo necessario, pari a 350-400mila kune", ha spiegato infine Cappelli. Ora sta all'Unione Italiana compiere il passo successivo.
Ilaria Rocchi