Diplomatico e con qualche puntino di sospensione. É in questi termini che si potrebbe definire l’incontro di oggi effettuato dalla delegazione composta dai massimi rappresentanti dell’AFIM-LCFE (il presidente, Franco Papetti, il vicepresidente, Andor Brakus, il segretario generale, Adriano Scabardi, la direttrice del mensile “La Voce di Fiume”, Rosanna Turcinovich Giuricin, l’ingegnere Dario Almesberger), della Società di Studi Fiumani (il presidente, Giovanni Stelli), dell’Archivio Museo Storico di Fiume a Roma (il direttore, Marino Micich), della Comunità degli Italiani (la presidente, Melita Sciucca), dell’Assemblea della CI (il presidente, Moreno Vrancich) e del Consolato Generale d’Italia a Fiume (il Console Generale, Davide Bradanini) con il primo cittadino del capoluogo quarnerino, Marko Filipović, e con la Presidente del Consiglio cittadino, Ana Trošelj, in occasione del 59° Raduno dei fiumani nella nostra città e della Festa del patrono di Fiume San Vito.
Nel corso dello stesso il sindaco ha espresso la sua soddisfazione per la ripresa delle attività e iniziative inerenti al tradizionale Raduno, interrotto per due anni a causa della pandemia, come pure per la lunga e proficua collaborazione che, auspicasi da entrambe le parti, continuerà nel futuro e porterà alla realizzazione di nuovi progetti. “La Città di Fiume collabora bene con voi e con i vertici dell’Unione Italiana a Fiume. Vorrei rilevare, a tal proposito, che è in corso la costruzione dell’asilo nido nella zona di Krnjevo e, a parte alcuni dettagli ancora da definire, credo che siamo sulla buona strada per la sua realizzazione”, ha affermato Filipović, presentando alla delegazione alcuni degli altri grandi progetti infrastrutturali che si stanno attualmente svolgendo nel capoluogo quarnerino, come la pianificazione della costruzione dell’ACI marina. “Da un anno a questa parte con i miei vice stiamo cercando di guidare la città nella direzione di un ulteriore sviluppo, di un rafforzamento dell’economia e dell’effettuazione di nuovi investimenti. Crediamo questa sia la direzione giusta e mi auguro che ogni volta verrete a Fiume potrete osservare i cambiamenti”, ha ancora aggiunto.
Successivamente il Presidente dell’AFIM-LCFE, Franco Papetti, ha sottolineato che l’obiettivo principale dell’Associazione è il ritorno culturale e intellettuale a Fiume della stessa rilevando che “Ci sentiamo Fiumani e vogliamo contribuire ai progetti di sviluppo della città. Ad esempio, negli ultimi 10 anni abbiamo investito 1,5 milioni di kune nella ristrutturazione dei monumenti del cimitero di Cosala e, considerata l’importanza della zona in quanto a multiculturalità, stiamo pianificando di dispensarne altri”.
Gli odonimi e l’importanza di Maylender
Tra i temi trattati, oltre a quello degli odonimi storici e della collocazione della tabella “Fiume” quale toponimo all’entrata del capoluogo quarnerino anche la proposta, accettata dal primo cittadino, di intitolare una delle strade di Fiume a Michele Maylender, intellettuale, scrittore e fondatore del Partito autonomo fiumano. La stessa, però, a detta del sindaco, va considerata e approvata dal Consiglio cittadino.
Fonte: La Voce del Popolo – 15/06/2022
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