La storia del confine orientale nei manuali scolastici

Giovedì 23 giugno alle ore 18:00, in diretta sulla pagina Facebook ANVGD di Milano, Per far conoscere e tramandare la storia della Venezia Giulia, si terrà una nuova conferenza durante la quale

JOEL VALIFUOCO, dottorando presso l’Università di Roma Due, studioso dei temi relativi al confine orientale e Docente di Scuola Secondaria di secondo grado ci parlerà proprio di

CONFINE ORIENTALE NEI MANUALI SCOLASTICI
DELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Noi siamo quello che ricordiamo, il racconto è ricordo, il ricordo è vivere”. Così affermava il grande scrittore Mario Luzi: ricordare è vivere, ricordare infatti significa, etimologicamente, “riportare al cuore” e deriva dal latino: re– indietro e cor– cuore.

Vuol dire appunto richiamare in cuore. Nei tempi più antichi infatti, si pensava che il cuore fosse la sede della memoria.

E infatti, visto sotto questa luce, anche il ricordare assume una accezione più viva e significativa per la vita.

Ricordare, cioè, non vuol dire solamente “avere memoria” ma vuol dire far vivere dentro di te le esperienze passate, tornando a farle impattare sulla tua essenza e la tua vita (il tuo cuore).

Se si ricorda si riportano in vita le situazioni che così possono ancora insegnare ed emozionare se invece si ha solo memoria, le cose vengono vissute con freddo distacco.

Negli ultimi anni l’insegnamento delle “questioni storiche sensibili”, ovvero di quegli argomenti storici più controversi e capaci di provocare un forte coinvolgimento emotivo, in quanto legati a conflitti di natura politica, religiosa, sociale, etnica o culturale, si è fatto sempre più intenso.

Uno degli argomenti che, almeno potenzialmente, rientra nelle questioni “sensibili” è sicuramente quello delle foibe e dell’esodo che ne scaturì, soprattutto dopo che il Parlamento italiano ha riconosciuto, con la legge n. 92 /2004, il 10 febbraio quale Giorno del Ricordo.

Il fine è quello di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata dopo il secondo conflitto mondiale e più in generale alle vicende del confine orientale italiano.

Dopo l’istituzione del giorno del ricordo, le scuole di ogni ordine e grado “dovrebbero” prevedere iniziative per diffondere presso i giovani la conoscenza di questi tragici eventi, IL RICORDO; e oggi, dopo decenni di colpevole silenzio, “quasi tutti i libri di testo” trattano questo argomento.

E’ difficile indicare un metodo attraverso il quale i manuali espongono la questione delle foibe e dell’esodo, perché il racconto storico varia col passare del tempo, sia per il mutare di nuovi interessi e approcci storiografici, sia per il mutare del quadro politico.

E’ utile però ricordare, le tre fasi della trattazione di questo argomento nei manuali scolastici: una prima fase, durata fino agli anni Novanta del secolo scorso, è caratterizzata da un assoluto silenzio sulla vicenda; una seconda fase, fino al 2004, in cui il tema comincia a diffondersi, ma è trattato in modo assai schematico o poco equilibrato; una terza fase, dal 2004 a oggi, in cui finalmente il tema delle foibe e dell’esodo è sempre presente e trattato con una certa ampiezza e con maggiore equilibrio.

La videoconferenza sarà successivamente visibile sul canale YouTube ANVGD Comitato di Milano.

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Il Prof. Joel Valifuoco
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