È stato convocato per l’11 giugno dal sottosegretario Gianni Letta, nella sede di Palazzo Chigi, il tavolo di concertazione Governo-Esuli. Cauto il presidente di Federesuli, Renzo Codarin, che sul prossimo incontro dichiara un «moderato ottimismo per le possibili risultanze del Tavolo sui principali problemi in gioco». All’ordine del giorno i dieci punti che ormai da tempo focalizzano il dialogo tra le Associazioni degli Esuli e i vari Ministeri interessati, iniziato il 5 febbraio.
La disponibilità dimostrata dal Governo rappresenta un importante punto di partenza al fine di armonizzare richieste e possibilità e trovare una via d’uscita che permetta di archiviare questioni come la restituzione dei beni espropriati nei casi in cui e’ possibile intervenire, gli indennizzi ai sensi della legge 137/2001, che devono trovare la giusta via normativa per una soluzione equa e definitiva, case popolari, anagrafe, cimiteri e, a seguire tutti gli altri punti che vanno a chiarire e ad impostare sia il futuro dell’associazionismo, sia a creare le premesse del mantenimento e sviluppo della cultura di appartenenza.
In rappresentanza delle Associazioni degli Esuli, partecipano: Renzo Codarin, Giorgio Varisco, Lucio Toth, Guido Brazzoduro, Franco Luxardo, Lorenzo Rovis. Massimiliano Lacota e Silvio Mazzaroli, accompagnati dai loro consiglieri.