Per Rovigno settembre è un mese speciale: il 16 si festeggia Sant’Eufemia di Calcedonia, martirizzata nel 303 sotto Diocleziano. Santa molto venerata dal mondo bizantino, cui tanto devono Venezia e tutto l’Adriatico, è la patrona dell’Ortodossia. Il concilio ecumenico di Nicea I, nel 451, si svolse nella chiesa dove si trovava la sua tomba. Nell’anno 800, l’Arca col suo corpo, in seguito alle invasioni persiane, giunse da Costantinopoli a Rovigno, dove le fu dedicato il duomo, insieme al primo patrono, San Giorgio. La Santa è molto venerata non solo a Rovigno, ma in tutta l’Istria, in Italia e persino nel Nuovo Mondo.
Quest’anno la Comunità Italiana di Rovigno, guidata dalla neo presidente Viviana Benussi, e la Casa della Batana in poco tempo sono riuscite a unire le forze e a far diventare settembre il mese della tradizione rovignese. Moltissime le iniziative in cantiere, non solo derivate dalla ricca tradizione della città ma ampliate a vari settori culturali dell’Istria e del Quarnero.
Si terranno concerti dedicati sia alla musica del tempo della Serenissima che ai compositori rovignesi ed esibizioni dei cori ospiti che canteranno insieme a quello della SAC locale “Marco Garbin”. Una giornata sarà inoltre dedicata alla storia dell’arte dell’Istria e del Quarnero, una serata allo spettacolo teatrale” Le Tabacchine” e una al romanzo “Martin Muma” di Ligio Zanini. Molte anche le iniziative dedicate alla parte ludica, sia per grandi che piccini, al laboratorio della pesca, alla regata con le batane a vela e a varie mostre.
Siamo sicuri che un programma così intenso e multiforme sarà di buon auspicio e darà impulso alle varie attività volte a tramandare e far conoscere le tradizioni culturali e artistiche dell’Adriatico Orientale.
Giuliana Eufemia Budicin
Consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
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