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Un dizionario degli artisti di Trieste, Istria e Dalmazia (Il Piccolo 02 giu)

È uscita la quarta edizione del ”Dizionario degli artisti di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria e della Dalmazia” (Hammerle Editori, pagg. 399, euro 48), curato, con certosina pazienza e accuratezza da autentico collezionista, da Claudio H. Martelli, che da quarant’anni si occupa di critica e storia delle arti figurative.

Il Dizionario raccoglie quasi duemila schede biografiche e critiche (con centinaia di illustrazioni) relatici ai pittori, scultori, operatori delle arti visive, grafici e scenografi nati o attivi in queste terre, che hanno operato su un arco di tempo compreso tra il XII secolo e il 2008. Un’opera davvero unica non solo a livello regionale ma anche in Italia, di grande valore culturale e documentaristico, di agile lettura e pratica consultazione, in grado di fornire le informazioni essenziali utili a studiosi, galleristi, antiquari, collezionisti e amanti d’arte.

«Le schede – precisa Martelli – variano in ampiezza perchè redatte sulla base delle notizie disponibili e, in considerazione del fatto che non è il numero delle parole che rende più o meno valida l’opera di un artista». Non c’è neppure una selezione di merito: ogni scheda (ogni artista) fa storia a sé. «Non ho voluto applicare un criterio selettivo – sottolinea l’autore – bensì seguire piuttosto le indicazioni di due miei maestri ideali e amici impareggiabili: Decio Gioseffi e Laura Ruaro Loseri». Il cui primo insegnamento era che trascrivere e registrare anche il solo nome o la labile traccia di un artista, significava toglierlo dall’oblio, consegnarlo a chi eventualmente può un domani trovare nuovi riscontri e ampliare la ricerca. Un interesse dimostrato dalle centinaia di richieste di informazioni e comunicazioni che negli ultimi anni, complice Internet (a cui si deve pure la diffusione del Dizionario a livello nazionale e internazionale), sono giunte a Martelli e alla sua redazione (ha fondato e dirige la rivista mensile ”Trieste Artecultura” e il sito internet www.artecultura.it) da studiosi e studenti, operatori culturali, musei e galleristi italiani e stranieri.

Sfogliando il Dizionario – dalla A di Abrami Augusto (1908-1983) alla Z di Zvittan Nevia (1935) – si scopre che l’arte può essere davvero lo specchio della società che lo produce. E a testimonianza del crogiolo culturale cosmopolita che da secoli ha il suo centro a Trieste e si irradia nell’Isontino, in Istria e in Dalmazia, nel Dizionario compaiono artisti italiani, austriaci, tedeschi, sloveni, croati, ungheresi, cechi, russi, francesi, greci, ebrei. Un patrimonio comune di nomi piccoli e grandi da non dimenticare. (p.t.)

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