Non sarà, come ipotizzato, la zona del mercato, ma Gallarate avrà un’area pubblica dedicata alle vittime delle foibe. L’iniziativa, in fase di compimento, ha le sue radici nell’ormai lontano 2007. Risale infatti a quando l’allora consigliere comunale di Alleanza Nazionale Giuseppe De Bernardi Martignoni presentò, nell’assise da lui oggi presieduta, una mozione per chiedere di intitolare una via, una piazza o una proprietà del Comune “Ai martiri delle foibe e agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia”.
«La mia proposta – spiega l’attuale esponente di Fratelli d’Italia – fa riferimento alla legge del 30 marzo 2004 che ha istituito il Giorno del ricordo, celebrato il 10 febbraio».
Da allora la mozione è rimasta “pendente”. «Quest’anno, poiché la giunta si è già occupata di alcune intitolazioni, il sindaco Cassani ha chiesto a tutte le forze politiche se vi fossero delle proposte». Ecco allora tornare di attualità la richiesta di mantenere vivo il ricordo di quella tragedia.
Martignoni e Fratelli d’Italia avevano individuato l’area mercato – con tanto di monumento realizzato a spese del circolo cittadino del partito – e su questa possibilità si era anche aperto un dibattito che aveva interessato alcune associazioni.
«Dopo una riflessione che ha coinvolto anche il sindaco e non certo per le polemiche emerse – precisa il presidente dell’assise – si è ritenuto fosse giusto trovare un luogo più consono, che consentisse un maggior raccoglimento per commemorare questa tragedia».
C’è quindi una “rinuncia” all’intitolazione di quell’area, ma l’impegno rimane e sta giungendo a compimento. «Verranno valutare anche col sindaco altre zone rappresentative, come ad esempio quella del cimitero centrale o altre aree cimiteriali o piazze», spiega Martignoni, deciso a portare finalmente a termine l’iter da lui avviato quindici anni or sono.
«C’è una legge ma c’è soprattutto un dramma a lungo caratterizzato da un silenzio surreale, interrotto con l’istituzione del Giorno del Ricordo». E – assicura Martignoni – il 10 febbraio 2023 la commemorazione si terrà nel luogo che a breve verrà stabilito dopo un confronto e il parere tecnico degli uffici.
«Ringrazio il partito, il sindaco e tutta la maggioranza – conclude Martignoni –. È un’iniziativa doverosa per ricordare l’immane sacrificio subito da fratelli italiani. Un riconoscimento storico, senza nessuna connotazione politica, per gli esuli e le vittime della brutalità dei partigiani titini che hanno perpetrato una pulizia etnica sottaciuta per cinquant’anni».
Fonte: Varese Noi – 06/12/2022