C’e’ stata una mostra promossa tra Capodistria, Pirano e Lubiana, dove è stata accolta al ministero della Cultura, e quindi un evento importante. E ci sono stati contributi riservati ai più piccoli, come lo spettacolo “Tartini violinista spadaccino” andato in scena all’Auditorium di Portorose con circa 500 ragazzi in platea.
Il risultato? “Sicuramente quello di aver avvicinato la figura del Maestro delle Nazioni a un pubblico formato non necessariamente da specialisti. Non va dimenticato che il governo sloveno ha proclamato il 2022 anno tartiniano, un’iniziativa importante per allargare la conoscenza del maestro piranese all’intero paese, oltre i consueti orizzonti regionali”.
E il progetto Tartini 330, varato nel quadro delle celebrazioni nazionali del grande violinista e compositore barocco, nato a Pirano nel 1692 e morto a Padova nel 1770,
è stato anche un bell’esempio di sinergia fra gli attori del territorio: l’amministrazione comunale piranese in prima linea, enti culturali, associazioni, fa ancora notare Kristjan Knez.
Buona infine la risposta del pubblico, affluito numeroso – “anche perché si usciva da un periodo difficile come quello della pandemia” – non solo ai concerti ma anche ad altri eventi, come le mostre o la presentazione di libri, aggiunge il vicepresidente della Comunità degli italiani di Pirano, che tiene a ricordare un’ulteriore occasione in cui è stata onorata la memoria di GiuseppeTartini, il ricevimento offerto dal Consolato generale d’Italia per la Festa della Repubblica del 2 giugno nella location – appositamente scelta dal console Giovanni Coviello – di Villa Tartini a Strugnano.
Ornella Rossetto
Fonte: Radio Capodistria – 30/12/2022