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Sophia Loren: spaghetti per Tito (I viaggi del Sole24ore 19 giu)

Una villa nel parco. Un panfilo all`ormeggio. E il sapore di una dolce vita alla iugoslava.  Sull`isola dove un giorno Sophia Loren preparò la pasta per il
maresciallo…

di Mario Oriani

La mia Croazia si chiama Istria-Dalmazia. Una penisola, l`Istria appunto, e poi quella stretta striscia di terra dove si affacciano sull`Adriatico quasi 1200 isole. E lungo le coste, sino al confine con il Montenegro, un rosario di città, cittadine, villaggi dove i locali usano parole veneziane frutto di un`occupazione che ha lasciato una splendida eredità. Località che hanno oggi nomi croati, ma che la mia generazione ricorda come Pola (Pula), Zara (Zadar), Fiume (Rijeka), Spalato (Split), Sebenico (Sibenik), Ragusa (Dubrovnik). La Dalmazia aveva allora alle spalle una storia che sembrava felicemente conclusa dopo l`impresa di Fiume di D`Annunzio (1919-1920) e con l`annessione ufficiale della città all`Italia (1924). Fra i miei ricordi di ragazzo c`è la Fiume porto franco dove le sigarette erano detassate e dove si producevano i due più venduti liquori dell`epoca: il Maraschino Luxardo e il Triple Sec, dei quali mio nonno era un grande consumatore. La Dalmazia italiana entusiasmò a tal punto Mussolini da fargli chiamare i tre incrociatori, orgoglio della Regia Marina, Pola, Zara e Fiume.

Alla fine della Seconda guerra mondiale, la costituzione della Repubblica Socialista Federale di Iugoslavia guidata da Josip Broz, il Maresciallo Tito, determinò il doloroso esodo degli italiani. Nei primi Anni 70 partecipai al campionato velico dei giornalisti organizzato dall`ente di promozione nautica della Iugoslavia e riscoprii la costa Dalmata e, soprattutto, veri paradisi come l`Arcipelago delle Incoronate (Kornati).

Non riuscivo però a raggiungere quello di Brioni (Brijuni), dove sull`isola più grande Tito aveva fatto costruire, si diceva, la sua sfarzosa Villa Bianca e dove teneva in porto il Gal eh (gabbiano) un panfilo più grande del Britannia della Regina d`Inghilterra.

Per andare nell`isola proibita ci volle Sophia Loren ospite di Tito. In suo onore, il maresciallo i vitò a colazione i giornalisti-velisti. La terza moglie Jovanka fece gli onori di casa e Sophia, simpaticissima, preparò degli spaghetti. Tito, da parte sua, offrì a tutti i sigari cubani che Fidel Castro gli mandava da Cuba. Oggi Brioni è diventata parco nazionale. Allora c`era anche uno zoo privato. Ma anche senza elefanti e leoni vale la pena di darle un`occhiata.

 

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