Il gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati ha depositato il Progetto di Legge a prima firma Rizzetto, Foti e Matteoni per la revoca dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana al maresciallo Josip Broz “Tito”.
Il dittatore comunista jugoslavo responsabile del massacro delle Foibe aveva ricevuto il titolo di Cavaliere di gran croce dell’ordine al merito della Repubblica italiana nel 1969, gli anni del “rumore del silenzio” in cui i libri di storia omettevano l’eccidio di italiani ad opera dei comunisti slavi.
Decenni in cui i nostri martiri, la loro storia, i massacri compiuti dai partigiani titini, il dramma dell’esodo giuliano-dalmata erano esclusi dalla narrazione.
L’ordine al merito della Repubblica Italiana fu istituito con la Legge 3 marzo 1951, n. 178 (G.U. n. 73 del 30 marzo 1951), è il primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.“. Il Presidente della Repubblica è il Capo dell’Ordine.
“Oggi con grande convinzione il gruppo di Fratelli d’Italia ha depositato il PDL a prima firma Rizzetto, Foti e della sottoscritta per la revoca dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana al maresciallo Tito. Un atto voluto con forza da Fratelli d’Italia Trieste, dalla comunità del Friuli Venezia Giulia e da tutti coloro che hanno sofferto e subito i drammi delle Foibe, dell’Esodo Giuliano, Istriano, Dalmata. Una volontà sottolineata non per ultimo durante le celebrazioni del 10 febbraio 2023 a Basovizza da parte del Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza e dall’Avv. Paolo Sardos Albertini, Presidente della Lega Nazionale.
Ritengo che sia un atto di giustizia annullare una tale onorificenza per dare nuovamente luce ad una storia macchiata di sangue e più volte tenuta nascosta, proprio in virtù di appiattimento politico e di allineamento culturale.
Con coerenza e determinazione stiamo portando avanti una battaglia di verità e di giustizia nei confronti di tutte quelle famiglie che oggi non chiedono risposte, ma certezze. E noi, come partito, desideriamo essere sentinelle di tale verità”.
Così commenta l’On. Nicole Matteoni, deputata triestina, firmataria del PDL in oggetto.
Fonte: La Voce del Patriota – 14/02/2023