È stato pubblicato per i tipi di Gammarò edizioni Dante Adriaticus. Atti dei Convegni internazionali di studi (Novi Ligure 2023, 318 pp.) a cura di Donatella Schürzel, Eufemia Giuliana Budicin, Maria Grazia Chiappori, Lorenzo Salimbeni e Barbara Vinciguerra.
I curatori dell’opera sono anche i membri del Comitato scientifico presieduto dalla Professoressa Schürzel che ha sviluppato nell’ambito del Comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia il progetto “Dante Adriaticus”, finalizzato a fornire una prospettiva su Dante Alighieri dal punto di vista dell’italianità adriatica. Nel corso del 2021, centenario della morte del Sommo Poeta (1265-1321), sono stati perciò organizzati tre appuntamenti di alto livello culturale a Roma, Verona e Pola, ciascuno dei quali è stato caratterizzato da rappresentazioni teatrali, percorsi danteschi e Convegni internazionali di studi, i cui atti sono qui confluiti.
Venerdì 31 marzo alle ore 17:30 presso la Sala Zuccari del Senato si terrà un convegno dantesco a cura dell’Anvgd Roma in collaborazione con il Senatore Andrea De Priamo in cui si parlerà anche del volume degli Atti.
Pubblichiamo qui di seguito la Presentazione del volume a firma di Renzo Codarin, Presidente nazionale dell’Anvgd.
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L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha a suo tempo salutato con molto favore l’istituzione del Dantedì da parte del Ministero della Cultura, in quanto Dante Alighieri ha un consolidato rapporto con l’italianità adriatica.
Dante padre della lingua italiana, quella lingua che gli italiani della Venezia Giulia, di Fiume e della Dalmazia sentivano come loro elemento identitario negli anni di dominazione dell’Impero austro-ungarico o durante la dittatura della Jugoslavia comunista.
Dante che nelle sue opere fa riferimenti alle comunità italiane autoctone dell’Adriatico orientale poiché già nel Medioevo vi era consapevolezza dell’appartenenza linguistica e culturale di quelle terre alla tradizione italiana.
Dante esule allontanato per motivi politici dalla propria patria, proprio come il popolo dell’esodo giuliano-dalmata.
È stata quindi nostra intenzione aderire alle celebrazioni del centenario dantesco in occasione dei 700 anni dalla morte del “Ghibellin fuggiasco” (1321-2021) per fornire un tributo al Sommo Poeta ed un contributo originale agli studi danteschi: la prospettiva degli italiani dell’Adriatico orientale.
Italiani di ieri e di oggi, italiani che in quelle terre ci vivevano o che le conservano nel cuore in quanto costretti all’esilio, studiosi appartenenti alla nostra comunità o che le hanno sempre manifestato vicinanza ed interesse.
Nasce così il progetto Dante Adriaticus, finanziato dal contributo della Legge 72/2001 e successive modifiche, ideato anche per conto della sede nazionale dell’ANVGD dal Comitato Provinciale di Roma che lo ha sviluppato attraverso il lavoro appassionato, professionale e qualificato compiuto da un Comitato scientifico presieduto dalla Professoressa Donatella Schürzel.
Sensibilità e provenienze diverse, discipline e formazioni culturali altrettanto varie, modalità espressive e comunicative parimenti diversificate: una polifonia che nei vari eventi del progetto ha avuto modo di manifestarsi e di dare lustro alla nostra prospettiva in maniera organica.
Questi Atti intendono quindi raccogliere le ricerche originali, gli stimoli di studio e gli approfondimenti specifici che hanno caratterizzato le varie fasi di un progetto nel quale non solo si è identificata la nostra Associazione, ma al quale anche altre istituzioni culturali e sigle della diaspora adriatica hanno collaborato o guardato con simpatia.
Il mio ringraziamento personale e come massimo dirigente dell’ANVGD va a chi ha realizzato quest’opera, mentre il mio auspicio è che nuovi filoni di studio danteschi possano da queste pagine trarre stimoli e suggestioni.
Renzo Codarin
Presidente Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia