ALPE ADRIA BRUXELLES È prevista per fine mese la firma del protocollo
d'accordo con il quale le Regioni interessate all'Euroregione nell'area Alpe
Adria si impegneranno a costituire il nuovo soggetto transfrontaliero
attraverso la costituzione di un Gect (Gruppo europeo di cooperazione
transfrontaliera). La notizia è emersa a margine della tavola rotonda sulle
Euroregioni che ha avuto luogo a Bruxelles al Comitato delle Regioni e alla
quale ha partecipato l'assessore alle relazioni internazionali del Friuli
Venezia Giulia, Franco Iacop, che ha portato l'esempio avanzato di
collaborazione studiato attraverso il progetto Matriosca. Le regioni
coinvolte nel progetto di Euroregione dell'area Alpe Adria (Friuli Venezia
Giulia, Veneto, Carinzia, le istituende regioni della Slovenia e le regioni
croate dell'Istria e Litoraneo-Montana) dovrebbero firmare in questa
occasione – i dettagli dell'incontro sono in via di definizione – un
documento che, oltre all'impegno di costituire un Gect, dovrebbe definire
una bozza di statuto di quella che sarà la futura Euroregione.
Intanto una forte esortazione agli Stati membri dell'Ue affinchè applichino
subito il regolamento europeo sui Gect (Gruppi europei di cooperazione
territoriale) è stata fatta dal vicepresidente del Comitato delle Regioni,
Luc Van Den Brande, a Bruxelles, nella prima tavola rotonda sul documento
che introduce, dal prossimo primo agosto, la possibilità per le realtà
territoriali del continente di istituire vere e proprie Euroregioni
transfrontaliere, transnazionali e interregionali. Entro il prossimo 31
luglio, infatti, i Paesi dell'Unione dovranno introdurre norme nazionali
complementari al regolamento comunitario. «Non possiamo nascondere la
preoccupazione – ha detto Van den Brande – che questa scadenza sia disattesa
in certi casi e dunque invitiamo con forza le Amministrazioni competenti ad
istituire il quadro Gect in tutti gli Stati membri».
