MEDOLINO In testa alla classifica delle assurdità dell’estate 2008 sull’Adriatico è la decisione della Marina militare croata di effettuare delle esercitazioni nello specchio di mare di Capo Promontore.
Si tratta sicuramente di uno dei paesaggi più suggestivi dell’intera costa istriana e per tale motivo meta dei villeggianti nautici che volentieri vi navigano o vi gettano l’ancora. Ora però dovranno starne alla larga poiché nel pieno della stagione turistica il Ministero della difesa croato ha urgenti necessità di sperimentare proprio qui la sua attrezzatura subacquea. Cosa comporta tutto ciò per i turisti nautici e anche per i pescatori? Che a partire dal 29 luglio al 10 agosto nel mare di Capo Promontore e attorno al vicino faro di Porer, sono interdetti la navigazione e l’ancoraggio. Il divieto è limitato all’intervallo dalle ore 7 alle 14, una precisazione che poco o nulla toglie all’assurdità della disposizione. Il contestatissimo provvedimento è stato diffuso dalla Capitaneria di Porto di Pola su richiesta della Marina militare. Non si sono fatte attendere dure reazioni a quello che ironicamente viene definito colpo di genio di Zagabria. Gli esperti del settore affermano che esercitazioni di questo tipo si possono effettuare in qualsiasi punto dell’Adriatico, nell’arco di tutto l’anno. E qualcuno si spinge a parlare di dimostrazione di forza da parte del governo nel momento in cui il potere dello Stato è in evidente difficoltà per le durissime accuse di avere provocato il tracollo finanziario del Paese. Il vice sindaco di Medolino Damir Demarin ritiene che l’esercitazione militare causerà sicuramente grossi danni all’economia in generale e soprattutto al turismo. «E poi – aggiunge – la Croazia farà sicuramente un’altra figuraccia in ambito internazionale dove viene percepita come Paese corrotto e a basso grado di sicurezza per i villeggianti». Sulla stessa linea di pensiero il direttore dell’Ente turistico regionale Tomislav Popovic. «Nella situazione in cui ci stiamo facendo in quattro per attirare i villeggianti e fermarli da noi quanto più a lungo possibile – dichiara sconsolato – arriva questa mazzata che sicuramente avrà grosse ripercussioni negative sia in termini di presenze turistiche che d’immagine per il Paese». (p.r.)