FIUME L’ultimo di una lunga serie è l’incendio scoppiato l’altro ieri nella selvaggia regione della Lika, a Est di Fiume, fiamme che in poche ore hanno ridotto in cenere quasi 300 ettari di pineta ed erba nelle vicinanze della cittadina di Perusic. A complicare le operazioni di spegnimento, non ancora conclusesi nel tardo pomeriggi di ieri, la presenza di mine nell’area di Konjsko Brdo (Monte Cavallo), che hanno reso necessario l’intervento di quattro elicotteri, due aerei-cisterna Canadair e tre piccoli Air-tractor.
A causa del denso fumo, per lungo tempo la velocità lungo il tratto autostradale compreso tra Gospic e Perusic è stata limitata ad 80 chilometri orari. Siamo a fine agosto, stagione secca, con poche precipitazioni, insomma il mix ideale per i roghi boschivi, che infatti stanno tormentando da giorni il Paese, soprattutto la sua fascia costiera. È la Dalmazia a dominare la speciale classifica degli incendi, che finora per fortuna non hanno causato danni alle persone o a case d’abitazione, distruggendo però numerosi ettari di pineta, macchia e vegetazione bassa. Focolai sono stati registrati in diverse zone della regione dalmata, come nelle vicinanze dei Castelli spalatini, nell’entroterra di Scardona e poi alle spalle di Zara, a pochi chilometri da Zemonico (Zemunik). I pompieri, professionisti e volontari, sono stati impegnati l’altro giorno a poca distanza da Selce, nell’isola dalmata di Brazza. Qui le fiamme hanno fatto andare in fumo quattro ettari di pineta e macchia e per domarle c’è voluto l’appoggio di due elicotteri. Di dimensioni alquanto estese il rogo che domenica pomeriggio ha interessato l’area di Valmazzinghi (Koromacno), nell’Albonese, in Istria.
Il fuoco ha bruciato 30 ettari di lecceto, pineta e macchia. Per spegnere le fiamme sono intervenuti 40 vigili del fuoco di Albona, Arsia, Porto Albona (Rabac) e Chersano, aiutati da due Canadair. Minore il rogo scoppiato a Punta Corrente, nel Rovignese, dove sono andati distrutti tre ettari e mezzo di pineta. In questo caso si è ricorsi all’aiuto di un Cnadair.
Insomma, vegetazione secca per la perdurante assenza di pioggia, ma non manca il dolo. Un giovane 25enne sebenzano, domiciliato a Zaton, è stato arrestato dalle forze dell’ordine perché sospettato di avere appiccato intenzionalmente una ventina d’incendi. Il piromane avrebbe agito dal 10 marzo al 21 agosto scorsi, appiccando roghi nei dintorni di Zaton. L’uomo – afferma la polizia – dava sempre fuoco all’erba, costringendo pompieri e velivoli antincendio ad intervenire per evitare l’estensione delle fiamme in quest’ area a forte richiamo turistico.
Da aggiungere che il 25enne è stato denunciato e si trova al Centro investigativo del Tribunale regionale di Sebenico. Intanto il portavoce della Contea di Sebenico e Knin, Novica Ljubicic, ha confermato che la manifestazione centrale per ricordare il secondo anniversario della morte di 12 vigili del fuoco sull’Isola Incoronata, si terrà nel giorno della tragedia, il 30 agosto, domenica. L’appuntamento è in programma sull’Incoronata, precisamente nell’insenatura Sipnata, dove i pompieri sebenzani persero la vita in un incendio dalle circostanze tuttora misteriose, con unico sopravvissuto il giovane Frane Lucic di Stretto (Tisno). (a.m.)