ROMA\ aise\ – Sarà l’attore Leo Gullotta a prestare voce e presenza scenica a "l’Istria" della scrittrice Anna Maria Mori, durante lo spettacolo teatrale che avrà luogo a Roma, il 22 settembre prossimo al Teatro San Marco, sito in Piazza Giuliani e Dalmati, nel quartiere nel quale sono ancora ben vive le memorie dell’esodo degli italiani dalla Venezia Giulia e da Zara al termine della Seconda guerra mondiale.
Un protagonista del teatro italiano contemporaneo si cimenta dunque con le aspre e intense pagine dedicate dall’autrice, nativa di Pola ed esule, firma di punta del giornalismo contemporaneo, alla sua Istria natale e raccolte nei volumi Bora (scritto a quattro mani con Nelida Milani) e "Nata in Istria".
In entrambi, Anna Maria Mori si confronta con la storia e con i destini dei connazionali di ogni ceto e orientamento politico costretti all’esodo tra il 1947 ed il 1954 per non soggiacere al regime nazionalcomunista di Tito e conservare, con la vita, l’identità e la cultura italiane.
Pagine scomode, almeno sino a pochi anni addietro, oggi meglio apprezzate in forza di una ritrovata coscienza storica che, grazie anche al "Giorno del Ricordo dell’esodo e delle Foibe" (10 Febbraio) istituito dal Parlamento italiano nel 2004, permette di restituire piena verità ai tragici anni che videro 350mila italiani autoctoni dover abbandonare in circostanze drammatiche beni ed affetti.
Ai brani tratti dai libri di Anna Maria Mori si alterneranno citazioni dai maggiori quotidiani italiani, americani ed inglesi del tempo, in un continuo rimando dalla pagina letteraria all’urgenza della cronaca, che registrò con lento e crescente stupore le violenze sui civili e l’ansia della popolazione per un destino lungamente incerto e temuto. Leo Gullotta è stato insignito lo scorso febbraio del Premio Internazionale "Giorno del Ricordo" istituito dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e conferitogli per la sua interpretazione nella fiction "Il cuore nel pozzo". Anna Maria Mori ha ricevuto il medesimo premio per la sezione Letteratura e per l’impegno profuso nella qualificata divulgazione di un capitolo della storia italiana sottaciuto per molti decenni. (aise)