Difficile tracciare un ricordo di Don Remotti che riesca a esprimere un rapporto si stima e amicizia che dura da così tanti anni. Difficile riassumere in poche parole la grandezza di un uomo e di un sacerdote che in tutta la sua vita ha seguito le vie indicategli dalla Provvidenza.
Fin dall'apertura del Campo Profughi in Corso Alessandria Don Remotti fu per tutti i profughi un punto di riferimento , un padre che accoglie e che aiuta a superare il dolore del distacco dalla propria terra ed a ricostruire un futuro per le proprie famiglie. Il suo lavoro di cappellano non si limitò ad un ruolo meramente assistenziale , ma andò oltre , per instaurare un rapporto personale con ciascuno , legame talmente forte e profondo che superò i confini del Campo e che dura fino ad oggi. Nel settembre 1996 , 50° anniversario dell'apertura del Campo Profughi , Don Remotti ricevette un premio per il suo intensissimo lavoro al servizio dei bisognosi e in quell'occasione disse “ Ringrazio voi profughi perchè siamo stati cuore a cuore”.
Tutti coloro che sono stati al Campo ricordano la sua presenza nelle piccole e grandi necessità , la sua attenzione per i problemi della vita quotidiana , dal pane alla mancanza di lavoro , e la sua generosità e solerzia nel trovare soluzioni e dirimere conflitti: anche a distanza di anni dall'uscita dal Campo non è raro che un profugo , di fronte ad una questione delicata dica “vado a parlarne con Don Remotti”.
La sua figura rimane impressa nei ricordi di ciascuno di noi , perchè Don Remotti non è stato semplicemente un dispensatore di aiuti materiali , ma un compagno di cammino in un percorso irto di difficoltà. Don Remotti ci ha insegnato cosa significa nel concreto essere vicini , ha testimoniato che anche attraverso un semplice pezzo di pane è possibile mostrare affetto e aiutare chi è nel bisogno o nella malattia a vivere la sua dignità di persona umana.
Don Remotti è stato ed è tuttora nei nostri cuori un testimone dell Carità che illumina Tortona , un esempio di fede autentica vissuta nella concretezza di ogni giorno , un esempio di caparbietà del bene che non si arresta di fronte agli ostacoli , un esempio di cuore pronto a rispondere ai bisogni dei vicini e dei lontani e che si dona con semplicità a chiunque incontri.
Animati dalla riconoscenza verso il suo instancabile operato , molti profughi lo hanno seguito nell'impegno del volontariato , ricambiando quanto avevano ricevuto allora , donando il loro tempo per quelli che sono i poveri di oggi.
Ci auguriamo che dalla generosità operosa di Don Remotti nascano i frutti di solidarietà e vicinanza autentica al prossimo.
Serena Susigan
Comitato A.N.V.G.D. di Alessandria
dal sito del Comitato ANVGD di Torino