ZARA – Un incontro all’insegna della cordialità, impostato su toni sereni e cordiali volti a individuare il percorso adatto a raggiungere un obiettivo atteso da anni: l’inaugurazione di una realtà prescolare italiana a Zara. Con il sindaco, il vicesindaco, l’assessore competente e il capoufficio del sindaco abbiamo dialogato per circa un’ora e 15 minuti cercando di trovare la chiave per superare i problemi che hanno impedito fino a qui di poter completare un’iniziativa avviata già diversi anni fa. Lo ha detto il presidente della giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, che ha preso parte all’incontro assieme alla presidente della Comunità degli Italiani di Zara, Rina Villani.
“Quella sviluppatasi nel corso dell’incontro è stata una discussione molto aperta nel corso della quale i rappresentanti della municipalità hanno ribadito le difficoltà che Zara ha circa la soluzione della questione, anche in considerazione della mancata inaugurazione della Sezione in occasione dell’inizio dell’anno scolastico 2009/2010. Noi, da parte nostra – ha detto Tremul –, abbiamo ripresentato i bisogni e i desideri dell’UI, ma abbiamo anche confermato la nostra disponibilità a dare un contributo non indifferente per assicurare la sede del futuro asilo – sia nel caso si decida di procedere con un acquisto, sia in quello si debba provvedere alle spese d’affitto –, e per attrezzare la stessa; ovviamente il tutto finalizzato a veder finalmente inaugurato l’asilo italiano di Zara all’inizio di settembre del 2010”.
“Tenuto conto delle perplessità già note e relative alla cronica mancanza di posti disponibili presso le istituzioni prescolari operanti a Zara non si esclude di guardare alla possibilità di assicurare spazi nuovi che si tradurrebbero in ulteriori 15 o 20 venti posti, aperti questa volta nell’asilo, ovvero nella sezione italiana., accessibili – ha sottolineato Tremul –, tramite iscrizioni libere, senza alcun tipo di pressione e senza alcuna richiesta di dichiarazione dell’appartenenza nazionale, se non nei casi tassativamente previsti ovvero in presenza di un numero di domande superiore ai posti disponibili”.
“In questo contesto contraddistinto dalla disponibilità reciproca abbiamo quindi impostato diverse ipotesi di lavoro, tutte incentrate sulla ricerca di soluzioni, senza volontà di strumentalizzazioni o di politicizzazioni del tema. Seguirà – ha annunciato Tremul –, un momento di riflessione, dopo di che, tra circa un mese, la città, la Comunità degli Italiani e l’Unione Italiana, riprenderanno il dialogo per vedere come proseguire questo cammino e quali sono i passi da fare per portare a casa un risultato importante. Quello che ci fa essere ottimisti – ha concluso – è il clima riscontrato: un clima che guarda alla collaborazione e alla convivenza e non alla conflittualità”. (chb)