CAPODISTRIA Con un incontro con gli esponenti della comunità italiana in Slovenia e la visita ai Programmi italiani di TV e Radio Capodistria si è conclusa ieri nel Litorale sloveno la visita del responsabile della Direzione generale dei Paesi dell'Europa del Ministero Affari esteri italiano, Mario Salvatore Bova, alla minoranza italiana in Croazia e Slovenia. «L'Italia ha ribadito la sua presenza e la sua costante attenzione per la comunità nazionale italiana» ha dichiarato soddisfatto, alla fine dell'incontro, il presidente della Giunta esecutiva dell'Unione italiana Maurizio Tremul. I colloqui, anche ieri, sono stati l'occasione per fare il punto sui problemi chiave dei nostri connazionali. Si è parlato dei dati del Censimento sloveno del 2001 e del calo del numero degli italiani in Slovenia, del clima spesso ostile nei confronti della minoranza, del deterioramento dei rapporti di convivenza tra maggioranza e minoranza negli ultimi venti anni, del mancato rispetto delle norme di tutela, in particolare di quelle che riguardano il bilinguismo e l'uso pubblico e ufficiale della lingua italiana nel Capodistriano, nonchè del graduale ma purtroppo costante peggioramento del livello linguistico nelle scuole della comunita' nazionale italiana, fenomeno in parte inevitabile a causa dell'ambiente non italofono, ma in parte causato anche da una generale atmosfera negativa nei confronti della minoranza. Tra gli altri problemi, all'ospite è stato presentato pure quello della inesistenza di una base economica della comunità italiana, che la rendesse meno dipendente dalle sovvenzioni statali, e della chiusura del territorio nei confronti del capitale e delle imprese italiane. Al Centro radiotelevisivo regionale, oltre che dei problemi del finanziamento e dei quadri, si è discusso anche dell'importanza e delle grosse potenzialità dei programmi italiani di TV e Radio Capodistria, il cui ruolo ha una rilevanza anche al di là del territorio in cui la minoranza vive.