Diciassette ragazzi e ragazze, figli e nipoti di giuliani sparsi in varie parti del mondo, sono arrivati a Trieste dove stanno svolgendo uno stage formativo-culturale di quindici giorni.
L'iniziativa dell'associazione ”Giuliani nel Mondo” si ripete per la dodicesima volta. Essa costituisce il modo migliore per far conoscere a questi giovani di origini giuliane e istriane le loro radici.
Ricco il programma preparato per gli ospiti, provenienti da Argentina, Canada, Australia, Sud Africa, Brasile, Cile, Stati Uniti, Uruguay e Venezuela, illustrato dal presidente Dario Locchi e dal presidente onorario Dario Rinaldi, che hanno tenuto una conversazione sul tema ”La presenza delle Comunità Giuliano-Dalmate nel mondo”.
Si comincerà con le visite al ”Piccolo”, all'Area di ricerca scientifica e tecnologica di Padriciano e al Centro Raccolta Profughi sempre di Padriciano, cui seguirà una conversazione su ”Le cause dell'emigrazione giuliana” a cura del consigliere Pierluigi Sabatti. Sarà poi la volta delle istituzioni: Regione, Comune e Provincia di Trieste cui seguirà un incontro-colloquio nella sede del Mib al Ferdinandeo.
Sul versante culturale sono previsti incontri all'Università di Trieste, al Museo dell'Antartide, al Centro di documentazione multimediale della cultura istriana, fiumana e dalmata (che sarà illustrato dal direttore Rosanna Giuricin) e una visita alla Risiera di San Sabba. Sul versante economico i giovani conosceranno la Società Demus (produzione caffè) e i Cantieri di Monfalcone.
Ma gli ospiti non faranno tappa soltanto a Trieste: sono previste escursioni in provincia, a Muggia e Duino-Aurisina, e nell'Isontino, a Monfalcone, Redipuglia, Aquileia, Grado e Gorizia.
Successivamente visiteranno Rovino, il Friuli (Udine e Cividale) e infine Venezia.
Ultima giornata a Trieste con visite al Museo del Mare e al Castello di San Giusto. I giovani saranno accompagnati per tutta la durata dello stage dal consigliere Leo Gambo, che ha maturato un'ampia esperienza come ”tutor”.
