In attesa della risoluzione del contenzioso tra la Slovenia e la Ue riguardo il problema delle vignette, è stata accolta all’unanimità la proposta del presidente dell’Unione degli Istriani Massimiliano Lacota presentata la scorsa settimana a Bruxelles. L’intenzione è quella di creare vignette "transfrontaliere" della validità di uno, tre e sette giorni (di 1.20, 2.80 e 5.50 euro), destinate soprattutto ai cittadini italiani ed austriaci residenti nella fascia confinaria con la Slovenia. E nel frattempo, quali strade bisogna prendere per non pagare il bollino? Innanzitutto basta stare alla larga dalle autostrade e dalle strade a scorrimento veloce, usando quindi percorsi alternativi, confini di seconda categoria e strade interne, escamotage questi che valgono anche per evitare le code estive. Tanta pazienza, attenzione e una carta dettagliata sono i requisiti principali prima di addentrarsi nella ricerca avventurosa di cartelli di colore giallo che indicano le strade normali e le frazioni minori. I percorsi consigliati per raggiungere l’Istria partono dal valico di Rabuiese verso Pinguente oppure verso Capodistria tramite il valico di Plavije, sboccando poi vicino al distributore di benzina sulla vecchia strada per Skofije e Bertocchi. Proseguendo per la Croazia, da Capodistria si imbocca la direzione di S.Anton e Pola, arrivando al valico di Dragogna. Invece per Portorose, Umago o Cittanova, basta seguire i cartelli stradali gialli che indicano Izola, Portorose, Secovje, la frontiera croata e Umago. Riguardo la strada per Fiume (tramite l’ex confine di Pese e quello di Pasjak), è importante sottolineare che non ci sono percorsi autostradali in quel tratto di strada sloveno e non vi è perciò alcuna necessità di possedere la vignetta. Lubiana è invece raggiungibile attraversando il confine goriziano e le cittadine di Ajdovšcina, Godovic, Logatec, Vrhnika e Dragomer. Le scorciatoie magari fanno evitare un po' di traffico, anche se si percorrono più chilometraggi che in autostrada. Ma spendere 15 euro per farsi una gita giornaliera in Istria o in Slovenia non è una cosa da poco.
Izabel Dejhalla