FIUME – L'eredità del passato come base di partenza di un nuovo percorso, che sarà principalmente di carattere filosofico-letterario. Si respira aria nuova, in seno alla rivista trimestrale di cultura "La battana", testata storica della casa giornalistico-editoriale EDIT di Fiume. Ma non si tratta, come rilevato prima, di una rottura con la precedente politica redazionale, bensì piuttosto di un'evoluzione in sintonia – come del resto la pubblicazione lo è sempre stata – con i mutati connotati della società e dell'universo culturale. A presentare il nuovo taglio e la rinnovata impostazione de "La battana" – di cui il numero 172, uscito di recente, è frutto – è stato il direttore dell'EDIT, Silvio Forza, e la nuova caporedattrice, Corinna Gerbaz Giuliano (è subentrata alla precedente, Laura Marchig, nell'aprile scorso), durante una conferenza stampa indetta per l'occasione nella sede della casa giornalistico-editoriale fiumana. Anche questo un fatto tutt'altro che "abitudinario" – da qui forse anche la scarsa edesione dei colleghi delle altre testate –, l'organizzare incontri con i mass media per parlare di una pubblicazione firmata EDIT. Va anche detto che "La battana" esce con il contributo della Repubblica di Croazia, dell'Unione Italiana e dell'Università Popolare di Trieste, con finanziamenti della Regione Istriana e del Governo Italiano, mentre la distribuzione nelle scuole italiane di Croazia e Slovenia e nei dipartimenti di Italianistica delle università croate e slovene avviene grazie al progetto "L'EDIT nelle scuole", sostenuto dall'UI e sovvenzionato dal Governo italiano.
Progetto ideato che prende forma
Copie de "La battana" sul tavolo, e tanta emozione. "È come trovarsi davanti a un nuovo progetto che fino a questo momento era solo pensato e che ora sta iniziando a prendere forma", ha esordito Silvio Forza. Il direttore dell'EDIT ha ribadito il pieno sostegno dell'editore alla caporedattrice, come pure l'impegno a garantire le risorse necessarie per la realizzazione "di numeri che avranno più pagine rispetto alle attuali 128" e "per poter tenere in vita la collaborazione con autori importanti che già a partire da questo numero arricchiscono la rivista". Piena condivisione anche della scelta del numero monografico, dedicato questa volta a Romolo Venucci, che va a seguire tutta una serie di iniziative con le quali quest'anno è stato ricordato il grande artista fiumano. "Spero che anche i lettori avvertano la stessa curiosità che provo io nell'imparare a conoscere la nuova calligrafia di una rivista già nota", ha concluso Forza. Il programma della rivista – fanno parte del Comitato di redazione personaggi del mondo accademico degli Atenei di Trieste, Capodistria, Fiume e Pola, come Elvio Baccarini, Elis Deghenghi Olujić, Gianna Mazzieri Sanković, Fabio Polidori e Nives Zudič Antonič, oltre a Corinna Gerbaz Giuliano, mentre Annamaria Picco è il redattore grafico (segretaria di redazione è Doris Ottaviani) – e i contenuti dell'ultima "Battana" sono stati illustrati dalla caporedattrice.
Una «quarta fase»?
"È un dato di fatto che, da quarantacinque lunghi anni di pubblicazione ininterrotta – che rappresentano nel mondo dell'editoria un caso raro a tutti gli effetti –, 'La battana' rappresenta il luogo storico nel campo culturale, specificatamente letterario, dell'universo della CNI. 'La battana' si è fatta portavoce diretta dell'esigenza reale della conservazione della propria identità nazionale e culturale, manifestata dagli italiani dell'istro-quarnerino – ha detto Gerbaz Giuliano –. È altrettanto vero e inopinabile che il trimestrale è stato sempre pronto a registrare i cambiamenti di carattere culturale e sociale che avvengono nel mondo in cui viviamo. E i tempi sono cambiati rispetto agli esordi della rivista; la letteratura della CNI ha subito una notevole evoluzione presentandosi come un fenomeno in crescita, che conserva però sempre quel ruolo di ponte, sperimenta forme nuove, ma mantiene le proprie peculiarità". Da queste premesse, la necessità di dare un taglio nuovo alla pubblicazione.
Ci troviamo allora di fronte a una nuova "fase" della "Battana"? Nella Premessa di questo numero, con il quale Gerbaz Giuliano debutta alla direzione del trimestrale, la caporedattrice anticipa e annuncia i cambiamenti, come pure la volontà di "staccare", in una serie di aspetti, rispetto alle precedenti impostazioni, "rotte" e svolte. Se la natura della rivista era specificatamente culturale-letteraria secondo la volontà dei "padri fondatori" – Eros Sequi, Lucifero Martini e Sergio Turconi – che hanno guidato la rivista fino al 1989, in seguito ha assunto un ventaglio di "facce" più ampio, politico-sociale-sociologico-filosofico con Ezio Giuricin, Elvio Baccarini e Maurizio Tremul, per tornare alla centralità del discorso letterario con Nelida Milani Kruljac (seguita da Aljoša Pužar, Elis Geromella Barbalich e Laura Marchig). Dunque, "La battana" di Giuliano Gerbaz cambia direzione.
Rivista scientifica a tutti gli effetti
In sostanza, dove si vuole far andare "La battana"? "Attualmente si intende darle un taglio filosofico-letterario – ha spiegato la caporedattrice –, per cui verranno presentati saggi di carattere scientifico, letterario, artistico e altro. Aprendo le porte ad autorità nel campo filofofico, filologico, artistico, storico e culturale in genere, si vuole avvicinare e promuovere 'La battana' a rivista scientifica a tutti gli effetti, l'unica in lingua italiana nei territori della Croazia e della Slovenia. Un confronto che, oltre a coinvolgere collaboratori ormai storici, si prefigura di inserire nel suo organico pure giovani leve, numerosi ricercatori che specie negli ultimi decenni hanno saputo svolgere attività di ricerca con esiti spesso brillanti, esperienze che giocoforza rischiano l'anonimato e l'oblio se non coinvolte nei progetti promossi dalla rivista stessa". Ma non solo. Come hanno tenuto a precisare sia Forza sia Gerbaz Giuliano, resterà integra e ben distinguibile dalla prima, prettamente scientifica, la "vecchia" anima della rivista (rimane ancora da vedere quale sarà la migliore soluzione "esecutiva"), quella che ha sempre accolto selezioni di passi antologici e scritti pubblicistici. Altra "meta" fissata dal Comitato di redazione è il ritorno all'organizzazione – come già avveniva in passato – di convegni scientifici, occasioni d'incontro e dibattito con lìapporto di studiosi di vario profilo e provenienza, con scandenza (perlomeno) annuale. Massima apertura a un discorso critico, dunque, nelle intenzioni della direzione della rivista.
Il Maestro e la sua epoca
Atteggiamento critico nei confronti delle "nostre cose", con visioni e interpretazioni da più e da diverse angolature. A fare da "apripista", la figura del maestro Romolo Venucci, pittore e sculture fiumano, "ritratto" nei saggi di Sergio R. Molesi ("La riscoperta dell'artista fiumano") Daina Glavočić ("Riparlando del grande pittore fiumano…"), Erna Toncinich ("Il Maestro e il Futurismo"), Ingrid Burić ("Il pittore Romolo Venucci, ponte artistico di contatto tra Fiume e l'Europa nella prima metà del XX secolo"), nonché nelle preziose testimonianze delle due nipoti, figlie del fratello gemello Remo, Patrizia Venucci Merdžo ("Oltre all'arte, l'amore per la musica") e Liliana Venucci Stefan ("Ricordi di famiglia"). Completano e integrano il profilo artistico e personale di Venucci – favorendo e consentendo la massima comprensione del pittore e scultore fiumano – una serie di contributi sul contesto storico-culturale dell'opera venucciana, che abbracciano il versante letterario (Ilona Fried, "Un'esperienza interculturale: la rivista 'Delta'"), architettonico (Francesco Molinari, "L'artista e la città") e filosofico (Elvio Baccarini, "Conoscenza, estetica e arte d'avanguardia").
Nella sezione "Recensioni", Irene Visintini legge criticamente le liriche del poeta e saggista spalatino, esule a Trieste, Luigi Miotto – autore, tra l'altro, di un vocabolario del dialetto veneto-dalmata – pubblicate nel volumetto. "Accendere parole" (Edizioni Luglio, Trieste 2008). Come anticipato in sede di conferenza stampa, il prossimo numero de "La battana" dovrebbe uscire a novembre. Anche questo sarà monografico. Parlerà delle più recenti iniziative editoriali dell'EDIT, dell'evoluzione delle sue pubblicazioni.
Ilaria Rocchi