RAVENNA «I LIBRI e le carte, che dopo una lunga meditazione con Antonio Patuelli ho deciso di portare a Ravenna, sono il frutto di una vita di lavoro luogo itinerari che mi hanno portato in giro per il mondo a raccontare i grandi cambiamenti: dalla Cina alla Russia, alla Jugoslavia. Materiali utili per gli appassionati di storia ma anche per gli studenti universitari».
Enzo Bettiza commenta così la decisione di donare alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna oltre 5.000 volumi, tra i quali 'Esilio' che gli valse un premio Campiello, numerosi quaderni di viaggio in ogni parte del mondo, articoli dì giornale pubblicati come inviato speciale. Un ricco patrimonio culturale da oggi raccolto nella Fondazione Enzo Bettiza, nata per iniziativa della stessa Fondazione Cassa presieduta da Lanfranco Gualtieri. La raccolta di volumi e scritti sarà ospitata nei Chiostri Francescani. «Con la nascita della Fondazione Bettiza — commenta il presidente della Cassa, Antonio Patuelli — si arricchisce il patrimonio della città, candidata a capitale europea della Cultura per il 2019. Bettiza, nato in Dalmazia, ha una spiccata sensibilità che riversa in tutti i suoi scritti che riguardano in un qualche modo le vicende delle due sponde dell'Adriatico. Era per noi naturale ed un onore, visto l'impegno che da sempre profondiamo nella tutela del patrimonio culturale attraverso acquisizioni mirate, poter mettere a disposizione dei ravennati e di tutti gli studiosi questa grande raccolta». Soddisfazione per la nascita della Fondazione Bettiza è stata espressa dal sindaco Fabrizio Matteucci che, riferendosi alla candidatura della città a Capitale europea della cultura, commenta: «La nascita della Fondazione è certamente una carta in più che possiamo giocarci in questa avventura».