TRIESTE – Nel giorno di nascita di Straulino (il 10 ottobre di 95 anni fa), una affollata cerimonia ha salutato intitolazione dell’ampio piazzale sito tra il Molo Sartorio e Riva Gulli, già sede della vecchia Piscina “Bianchi” e antistante allo Yacht Club Adriaco, ai campioni olimpici e mondiali di vela Agostino Straulino e Nicolò Rode. Prima dello scoprimento della targa stradale, con i nomi e le date di nascita e di morte dei due sportivi, sono intervenuti, con brevi indirizzi di saluto e di ricordo, il sindaco Roberto Dipiazza, il vicesindaco Paris Lippi – anche nella doppia veste di assessore allo Sport e alla Toponomastica –, Vezia Rode figlia di Nicolò, che ha parlato anche a nome della figlia di Straulino, Marzia. Presenti anche numerose autorità civili, militari e sportive cittadine tra le quali la presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, l’assessore comunale alla Cultura, Massimo Greco, i presidenti degli Azzurri d’Italia di Trieste, Marcella Skabar, e regionale, Matteo Bartoli, affiancati da parecchi atleti e atlete Azzurre di ogni età, il presidente dell’Adriaco de’ Manzini – Straulino e Rode furono entrambi soci per lunghi anni di questo antico sodalizio marinaro triestino –, e altri ancora.
Vezia Rode ha ricordato – oltre alla “poliedricità” agonistica del padre che eccelleva anche nel ping pong, ma pure nel bridge e negli scacchi –, la sua triestinità: “Mio padre, lussignano e marinaro, si sentiva anche profondamente triestino. Ora riposa a Sant’Anna – ha detto con commozione –, ed è bello e giusto che la Città gli abbia oggi attribuito questo riconoscimento. Nel 2012, il centenario della sua nascita – ha osservato –, potrà essere l’occasione per iniziative di memoria, ricerca e documentazione sulle vicende sportive e marinare del secolo trascorso”. Il vicesindaco Lippi in particolare ha voluto sottolineare la soddisfazione e il vasto consenso dei triestini e di tutti gli sportivi per questa intitolazione che vuole ricordare due campioni molto amati, “due figure magnifiche di olimpionici d’Italia, affratellati dalla comune origine lussignana, e da una lunga, grande amicizia, consolidata in tanti cimenti sportivi di altissimo livello e in tante avventure di mare”.
Il sindaco Dipiazza ha rimarcato la incontenibile passione per il mare della leggendaria coppia, “un mare Adriatico – ha detto il sindaco –, cui anche tutti noi, abitanti di queste terre, ci sentiamo indissolubilmente legati e che sarà sempre di più, a maggior ragione dopo l’auspicato prossimo ingresso anche della Croazia nella famiglia dell’Unione europea, un mare di amicizia e di fraterna collaborazione”.
Da rilevare che la cerimonia, in apertura e al termine, è stata accompagnata da canti tradizionali lussignani eseguiti dal Coro “Vittorio Craglietto” della Comunità degli Italiani di Lussino, recentemente istituito e diretto da Bruna Tarabocchia Vlacancic. Il Coro, giunto appositamente a Trieste per rendere omaggio ai due compatrioti, era accompagnato dalla presidente della Comunità degli Italiani, Anna Maria Saganic, e dal “vice” Mariano L. Cherubini. È intanto uscito in libreria, a cura di Tiziana Oselladore, il volume “Straulino signore del mare. Arma e vai! – Corsaro II, Vespucci. Momenti di vita di un campione di vela” che, prendendo spunto e affiancandosi alla mostra, ripercorre le tappe più significative dell’esperienza del grande velista e del suo compagno Nico Rode.