ZAGABRIA, 20 OTT – Un gruppo di deputati parlamentari sloveni appartenenti ai quattro partiti di maggioranza che formano il governo di centro-sinistra del premier Borut Pahor hanno proposto oggi un dibattito su un documento dal titolo "La strategia per l'Adriatico" nel quale si fa appello ai paesi limitrofi, in particolare l'Italia, a rispettare e tutelare l'ambiente del bacino dell'Alto Adriatico. L'impulso diretto per la nascita del documento, che i deputati sperano tra breve diventi una risoluzione del parlamento di Lubiana, sono le intenzioni dell'Italia di costruire un rigassificatore nelle vicinanze di Trieste. La struttura, secondo studi commissionati dal governo sloveno, avrebbe un impatto molto dannoso sull'ambiente della regione circostante, incluso il Litorale e il Carso sloveno. I deputati promotori del documento, in una conferenza stampa, hanno detto di attendersi che una simile risoluzione sia accolta anche da Roma e da Zagabria. Il testo descrive le prospettive per la pianificazione comune, trilaterale, dello sviluppo e della protezione dell'Alto Adriatico, sul modello di una simile strategia già esistente per il Mar Baltico. Il nord Adriatico viene definito come un mare non profondo, con coste densamente abitate. Si invitano i Paesi che vi si affacciano di tener conto di queste sue caratteristiche nel pianificare le costruzioni di strutture di vario tipo, soprattutto di impianti energetici. "L'obbiettivo di questa risoluzione è proteggere l'Adriatico, farne una responsabilità comune, e portare a un livello più alto la gestione dell'intera area", ha spiegato uno dei promotori, Franci Zdrinsak, del Partito dei pensionati. "I tre Paesi del nord Adriatico dovrebbero con strategie comuni resistere a interessi di parte che non tengono conto delle conseguenze a lungo termine per il delicato eco-sistema del bacino", ha concluso Zdrinsak alludendo alla costruzione del rigassificatore a Trieste. (ANSA).