Sta per varcare la soglia dei cent’anni d’età Paola Del Din, già Presidente dell’Associazione Partigiani Osoppo e dirigente nazionale della Federazione Italiana Volontari della Libertà. Poco più che ventenne allorchè svolse i suoi compiti di portatrice di comunicazioni tra la resistenza attiva in Friuli ed i servizi segreti britannici, la Del Din ha anche recentemente preso parte a manifestazioni ed iniziative dedicate alla storia del confine orientale. Una storia di cui lei stessa è stata protagonista, dimostrando che era possibile lottare per la libertà con spirito patriottico.
Anche per questo il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dedicato alla Del Din il suo primo 25 Aprile nei panni di capo del governo, regalando nuova visibilità e notorietà ad una protagonista della nostra storia di cui è stata da poco pubblicata un’accurata biografia.
La recente pubblicazione di Alessandro Carlini “Nome in codice Renata” (Utet, Torino 2023), infatti, è basata sull’intervista fatta alla ancor lucidissima ex partigiana, che ha ricostruito il suo percorso di combattente per la libertà, dalla morte del fratello partigiano durante uno scontro coi fascisti a Tolmezzo alla Medaglia d’Oro al Valor Militare passando per l’azione con cui fu paracadutata in Friuli dopo l’addestramento nell’Italia liberata.
Ricordiamo, infine, che Paola Del Din (terza da sinistra nella foto di apertura tratta dal Messaggero Veneto) era presente a Udine allorchè fu intitolato a Norma Cossetto un piazzale in occasione del Giorno del Ricordo 2022: la studentessa istriana era stata sua compagna di corso all’università di Padova.
Lorenzo Salimbeni