Aveva negli occhi e nel cuore il mare della sua terra natia, il cielo della sua Parenzo dove era nata, l’Arena di Pola che nel 1947 salutava gli esuli istriani che lasciavano la Patria sapendo di non tornare mai più.
Anna Maria Fagarazzi ha condotto la sua vita come una missione: per non far dimenticare le atrocità vissute dal popolo del confine orientale e per non lasciare cadere nell’oblio le vittime delle foibe e le sofferenze degli esuli istriani, fiumani e dalmati. La sua testimonianza l’ha raccontata in innumerevoli comuni del Veneto, ma soprattutto agli studenti di ogni ordine e grado, perché ricordare significa tenere viva la memoria e portare rispetto a chi è stato perseguitato e finito vittima dell’odio.
Si unisce al cordoglio del Comitato provinciale di Vicenza dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia il Presidente nazionale dell’ANVGD, Renzo Codarin: «Le testimonianze di Anna Maria erano appassionanti, coinvolgenti e travolgenti. L’abbandono traumatico dell’Istria – ricorda Codarin – e la squallida vita nei campi profughi venivano da lei raccontati con immenso trasporto emotivo. Chi assisteva non poteva non rimanere turbato e colpito nel profondo: anche grazie a lei a Vicenza e nel Veneto c’è stata una percezione profonda e sensibile delle tragedie adriatiche».
La cerimonia funebre religiosa sarà comunicata appena possibile.