(ANSA) – TRIESTE, 3 NOV – Una "nuova stagione di amicizia civile": l'ha sollecitata e proposta l'arcivescovo di Trieste, monsignor Giampaolo Crepaldi, durante l'omelia della Messa per il patrono della città, san Giusto, oggi, in cattedrale. Nel ricordare il martirio di Giusto – nel III secolo durante le persecuzioni dell'imperatore Diocleziano – Crepaldi ha messo in evidenza come "ideologie e culture soggettivistiche e collettivistiche hanno impedito di coniugare nell'ultimo secolo i principi di fraternità con quelli di libertà e di uguaglianza che sono invece inscindibili". Rivolgendosi alla città ("anche se sono solo da un mese fra voi") Crepaldi ha parlato di sviluppo culturale, civile e sociale di Trieste. "Serve una concorde stagione di amicizia civile – ha detto – da vivere virtuosamente con magnanimità, come ricordava san Tommaso D'Aquino. Cioé con la virtù del pensare e del volere in grande – ha aggiunto Crepaldi – senza attardarsi troppo sul passato o lasciarsi guidare dalla pigrizia del 'non si puo'. Si tratta di guardare al futuro – ha concluso – con coraggio, con fiducia e con amore intelligente". (ANSA).
