91 anni fa terminava la grande guerra, che l'esercito italiano, inferiore per numero e per mezzi, aveva "condotto ininterrotta ed asprissima per 41 mesi", ed il secolare nemico austriaco "risaliva in rotta e senza speranza le valli che aveva disceso con orgogliosa sicurezza".
Terminava la vicenda storica del risorgimento, e si compiva l'unità nazionale con il ricongiungimento alla Patria della Venezia Tridentina, della Venezia Giulia e della Dalmazia.
Oggi, nella nuova temperie storica di unità europea, pur nello spirito dei tempi nuovi, è doveroso ricordare quegli eventi tragicissimi e nobilissimi, dove l'intero popolo italiano con anche i volontari irredenti – e ricordo mio nonno, nato a Buie d'Istria, volontario nell'esercito italiano, o mia nonna, nata a Rovigno
d'Istria, internata in un campo di concentramento austriaco ove attendeva la liberazione della sua terra – diede miglior prova di sé; ricordare commossi i 700.000 caduti italiani su tutti i fronti e nelle acque del Mediterraneo e d'altri mari; e ricordare ancora commossi quelle terre italiane che, rivendicate in perpetuità alla Patria nel 1918, furono avulse dal loro naturale nesso geografico, etnico, storico e culturale nel 1947.
Viva le Forze Armate italiane!
Viva l'Italia!
Viva l'Europa!
Bruno Crevato-Selvaggi