Ricordato a Corato il dramma degli esuli istriani. Presentato il libro “Nato in Rifugio” di Giuseppe Dicuonzo
“Dite ai Dalmati ed ai Croati che sarà breve la lotta; che nè secoli nè violenza potranno slavizzare le terre e gli uomini sui quali la natura pose una impronta italiana”. Questo breve pensiero di Matteo Renato Imbriani, evidenzia l’assoluta priorità data al concetto di stato italiano e agli italiani stessi vissuti in quelle terre fino al secolo scorso. A lui è stata dedicata la centralissima piazza del centro storico del Comune di Corato dove, tra l’altro, ha sede la biblioteca comunale. Il giorno 30 ottobre 2009, grazie al fattivo impegno dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle reali tombe del Pantheon, con il patrocinio del Comune di Corato, si è svolta all’interno della biblioteca comunale la presentazione del libro “Nato in Rifugio” del prof. Giuseppe Dicuonzo edito dalla casa editrice Uni Service. Il libro può considerarsi una ricerca di carattere storico geografico dell’Istria. L’autore non vuole suscitare polemiche ma conferire chiarezza alle vicissitudini di un popolo non note ma mantenute volutamente per 60 anni nell’oblio.
Ad introdurre l’evento è stato il prof. Maurizio Caterino delegato provinciale dell’I.N.G.O.RR.TT.P. di Bari e referente di zona dell’Associazione del Nastro Azzurro, premiato nel corso dell’incontro con una targa ricordo per i 25 anni di militanza nell’Istituto delle Guardie Reali alle RR.TT del Pantheon. Egli dopo aver illustrato una dedettagliata biografia dell’autore, ha passato la parola al dott. Tommaso Bucci ispettore per l’Italia meridionale dell’I.N.G.ORR.TT.P che, dopo aver ringraziato l’amministrazione comunale per la collaborazione e l’ospitalità concessa si è soffermato brevemente sul concetto e sui valori di patria per la quale gli italiani d’Istria e di tutta la Venezia Giulia e Dalmazia hanno dato un grande tributo di sangue e di sofferenze. E’ seguito l’intervento dell’autore che che ha riscosso un grande successo per le sue riflessioni su una terra di confine l’Istria, che ha rappresentato per mezzo secolo un grande buco nero nella coscienza del popolo italiano. Il suo racconto è stato fortemente emotivo come un viaggio in un territorio un pò sconosciuto che è quello dei sentimenti delle genti di Istria, Fiume, Dalmazia e nella loro triste vicenda delle Foibe e dell’Esodo. L’evento si è concluso con la proiezione del cortometraggio della settimana INCOM “Pola Addio” con immagini dell’esodo da Pola di un popolo che lascia la sua terra che è piegata dalla violenza, che è vittima di una spietata pulizia etnica ed ideologica, che è terrorizzata dal martirio dei parenti, amici scomparsi repentinamente e barbaramente trucidati mnelle foibe.
Avv. Michele Dicuonzo