"Forse gli sloveni alla storia dovrebbero più spesso pensare in questo modo umoristico, se no continueremo a girare intorno allo stesso cerchio per sempre". Così il giovane regista sloveno Ziga Virc, autore del film comico "Trieste è nostra" che ha suscitato proteste nel capoluogo giuliano, commenta le critiche che la sua opera sia una provocazione.
Intervenendo sulla vicenda, il ministro degli Esteri Franco Frattini si é detto "francamente stupefatto per la decisione dell'Accademia slovena per la cinematografia di finanziare il film di Virc e per la decisione della tv di Stato di diffonderlo".
In un'intervista rilasciata al sito internet della Tv pubblica slovena, coproduttore del film, Virc spiega che non era sua intenzione fare un film storico "poiché la storia di 'Trieste e' nostrà si svolge nel presente, e vuole parlare in modo nuovo e fresco dei traumi delle generazioni anziane e di come le vedono i giovani". L'ambientazione storica è solo il palcoscenico, mentre "la vera storia si svolge all'interno di una famiglia". "Volevo raccontare come la generazione dei giovani guarda ai cosiddetti 'conti non saldati' e su 'chi e' nostro e chi e loro, e pertanto si tratta di un tipo di parodia, di un mio ripensamento di questi temi", continua il regista facendo gli esempi di 'Bastardi senza gloria' di Quentin Tarantino e del film tedesco 'Mein Fuehrer – La verità su Adolf Hitler'' come rappresentazioni parodiche della storia e l'espressione della volontà delle nuove generazioni "di andare avanti".
(fonte Ansa)
